A Roma le poche strutture private che fanno i tamponi rapidi non riescono a organizzarsi, i presidi pubblici restano strapieni, sono decine le persone che si accalcano davanti alle strutture per eseguire un tampone, un vero paradosso come sottolineano gli stessi cittadini: “Si formano inevitabili assembramenti”. Chi sceglie la via del test ai drive-in non va incontro a destini migliori: “Sono arrivato alle 8 di questa mattina e ho finito alle 17.30. Nove ore e mezza di coda”.

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