Continua a salire il numero di cadaveri rinvenuti in Liguria tra i detriti che la mareggiata ha portato a riva nelle ultime ore. Il primo è stato individuato in località Tre Ponti di Sanremo da un poliziotto che stava facendo jogging. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia locale, con la Guardia costiera e il personale sanitario, per accertarne il decesso e recuperare il corpo. Poche ore dopo è stato individuato un altro cadavere, questa volta sulla spiaggia Oberdan a Ventimiglia. Non è ancora chiaro se si tratti di un uomo o una donna. Poi nel primo pomeriggio è arrivata la notizia di altri tre ritrovamenti: il terzo corpo, di cui non si conosce l’identità, si trovava sempre nella zona di Ventimiglia lungo il fiume Roya, mentre il quarto di nuovo sulla scogliera a Sanremo. Il quinto, infine, probabilmente una donna, è stato individuato a Santo Stefano Al Mare (Imperia) nei pressi del porto turistico di Marina degli Aregai. L’ipotesi più accreditata, confermata in queste ore dal sindaco di Sanremo, è che in tutti i casi si tratti di persone disperse nella vicina Francia durante l’ondata di maltempo che ha colpito l’area.

“Al momento non si conoscono ancora le generalità di queste persone, si presume che arrivino dalla Francia e potrebbero essere tra i dispersi dell’ultima ondata di maltempo, in queste ore la corrente marina spinge verso di noi. Inoltre, per quanto riguarda il nostro territorio, non ci sono state segnalazioni di dispersi avanzate alle forze dell’ordine”. Lo dice all’Adnkronos il primo cittadino Alberto Biancheri, sottolineando i danni provocati dalla perturbazione in città: “Abbiamo avuto certamente problemi, ma nulla confronto ad altri territori, nulla a che vedere con Ventimiglia e quello che è successo in tutto l’estremo ponente e entroterra. È il mio settimo anno da sindaco e a memoria posso dire di non aver mai visto una perturbazione del genere, nonostante le alluvioni affrontate negli anni”.

Nel frattempo arrivano le prime informazioni relative ai cadaveri ritrovati nel corso della giornata. Il primo corpo apparterrebbe a una persona di mezza età, di carnagione bianca. Per il recupero è stato necessario l’intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco, anche se non sarebbe in mare da molte ore, probabilmente dalla giornata di ieri o dalla notte tra venerdì e sabato. Le autorità italiane sono contatto con quelle francesi per avere una lista delle persone scomparse oltre frontiera. In Liguria, infatti, al momento non si hanno denunce di persone disperse. Diversa la situazione in Francia: nella valle Roya un elicottero dei vigili del Fuoco italiani ha portato a valle una famiglia di 4 malgari, tra cui due persone anziane, in alpeggio della località Casterino, a Tenda. Un altro malgaro, invece, era disperso da ieri ed è stato ritrovato morto nelle ultime ore. Si trattava di un cittadino francese di origini italiane.

L’intera area, compreso il Nord ovest, è stata colpita dal maltempo nella notte tra venerdì e sabato. Sono stati oltre 650 gli interventi dei Vigili del fuoco in Liguria. Squadre al lavoro a Genova, Imperia, Savona e La Spezia. Nella Regione, così come in Lazio e Piemonte, è ancora allerta gialla, mentre in Emilia Romagna e bassa Lombardia preoccupa il livello del Po salito di 6 metri in 24 ore: Arpa e Protezione civile hanno diramato per il 5 ottobre una nuova allerta arancione per rischio idrogeologico nella pianura e nella bassa collina delle province di Parma e Piacenza e per vento sull’Appennino emiliano. Particolare allerta per il passaggio della piena del Po nel Piacentino, mentre sono sotto pressione anche i laghi Maggiore e di Como. I tecnici emiliani prevedono che tra il primo pomeriggio e la notte del 4 ottobre una nuova perturbazione attraversi la regione da ovest verso est, anche con rovesci o temporali. I fenomeni saranno più intensi sulle zone di crinale. Nelle prime ore del mattino del 5 ottobre sono attesi temporali sul settore orientale, mentre la ventilazione sui rilievi sarà associata a forti raffiche, in particolare sulle zone di crinale.

In Piemonte, intanto, è tempo di contare i danni. Sono 108, quasi un decimo del totale, i Comuni piemontesi che hanno subito danni dall’alluvione dei giorni scorsi. Lo sottolinea la Protezione civile della Regione. I volontari attivi sui cantieri aperti per il ripristino delle opere danneggiate sono 1.360. Ancora numerose le utenze senza corrente elettrica. Enel ne ha comunicate 2.700 nel Verbano-Cusio-Ossola, 2.360 in provincia di Vercelli; 1.500 in provincia di Cuneo, 1.000 in provincia di Biella, 240 in provincia di Novara 240, 180 in provincia di Torino; 13 nell’Alessandrino. Nelle provincie di Cuneo, Vercelli, Biella, Novara e Verbania, le squadre hanno svolto 1.000 interventi per smottamenti, allagamenti diffusi e danni d’acqua in genere. L’elicottero del reparto volo di Torino ha superato ancora per due volte la barriera sul Colle di Tenda, recuperate tutte le persone bloccate da ieri a Vievola, sul versante francese. “È finito il tempo di mettere toppe e tamponi, è arrivata l’ora di interventi strutturali che risolvano le situazioni una volta per tutte”, ha tuonato il presidente del Piemonte Alberto Cirio. “Martedì porterò al ministro Lamorgese, al Viminale, una prima stima complessiva dei danni in Piemonte e, soprattutto, parlerò della necessità di una regia istituzionale che risolva i problemi”.

La situazione resta difficile in tutto il Centro-Nord. In Emilia Romagna e Toscana è stato disposto l’invio di rinforzi, mentre in Lombardia si contano finora 783 interventi, maggiori criticità nel Varesotto. In provincia di Pavia, invece, non hanno ancora dato alcun esito le ricerche di una persona scomparsa. Si tratta di Renato Mantovani, 77 anni, originario di Castel Mella (Brescia) e domiciliato a Vercelli. L’uomo ha partecipato a una battuta di caccia nelle campagne del comune di Palestro (Pavia), al confine tra le province di Pavia e Vercelli. Ha cercato rifugio in una cascina disabitata, poi allagata dalle acque. Le ricerche sono condotte dai vigili del fuoco, con l’intervento di un elicottero e diversi mezzi giunti dalle province circostanti.

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