Una coda di macchine lunga circa due chilometri. “Circa 5-6 ore di attesa”, secondo fonti della stessa Asl Roma 2, “solo perché in molti desistono”. È la situazione presentatasi questa mattina, attorno alle ore 10, presso l’ex mattatoio di viale Palmiro Togliatti a Roma, dove l’azienda sanitaria più popolosa d’Italia ha allestito un’area per i cosiddetti “tamponi drive-in”. Da giorni, le strutture mobili messe a disposizione dalla Regione Lazio sono letteralmente prese d’assalto, un po’ a causa dei primi raffreddori dovuti allo sbalzo termico dello scorso week-end, ma soprattutto in virtù delle procedure scolastiche che impongono ai genitori di casi “sospetti” di prelevare bambini e ragazzi dagli istituti e di portarli a svolgere un tampone, molecolare o rapido antigenico che sia (la coda fuori dalle strutture è unica). Senza dimenticare che il Lazio, e Roma in particolare, da settimane sono in cima alla classifica italiana dei contagi giornalieri. Nella giornata di martedì, si sono registrati 219 casi di cui 115 nella Capitale, con 3 decessi. Sul sito SaluteLazio.it sono elencati i 31 punti per i tamponi drive-in, di cui 2 pediatrici (per bimbi da 0 a 6 anni), usufruibili indistintamente dalla Asl di riferimento del paziente. L’ospedale San Giovanni ha inaugurato da poco anche un percorso a piedi.

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