“Girando decine di città, risulta evidente che non combattiamo contro il centrodestra. Noi combattiamo contro la destra estrema che non si vergogna a candidare neofascisti, o personaggi che celebrano la marcia su Roma “Candidano nella democratica Toscana una donna che non si ritiene né fascista né antifascista e che dice che è anacronistico parlarne. Non può guidare la Toscana. Dobbiamo combattere”, così, con un appello per le prossime regionali, Nicola Zingaretti, segretario del Pd, ha voluto chiudere la festa dell’Unità di Modena. Il dem ha ricordato l’eredità del Pd, celebrando una sorta di inno antifascista. Eredità che viene dai partigiani, ha spiegato, e da chi “cantava Bella Ciao” non per carriera politica ma per “regalarci la libertà”. Lo stesso canto che ha poi chiuso la festa dell’Unità tra gli applausi del pubblico.

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Zingaretti a Festa Unità: “Le classi dirigenti non hanno capito che non è in gioco il governo che ora picconano, ma la tenuta della Nazione”

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Zingaretti corteggia gli elettori degli alleati: “Uniti per fermare le destre, non buttiamo voti”

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