Il sistema truffaldino era piuttosto semplice: prendere a noleggio le auto, non pagare il corrispettivo e rivendere le auto in Italia e all’estero. La Guardia di finanza di Trento ha scoperto una maxi frode transnazionale contestando una evasione fiscale da 30 milioni di euro. Complessivamente sono state sequestrate 800 autovetture, che sono state cedute, oltre che nel nostro paese, anche in Germania, Francia, Belgio e Grecia. Il valore complessivo del parco macchine è di oltre 14 milioni di euro. Sono state denunciate quattordici persone – a vario titolo – per concorso in appropriazione indebita aggravata, favoreggiamento, riciclaggio e omessa dichiarazione dei redditi. L’amministratore di una società trentina (considerata evasore totale) è ricercato a livello europeo, visto che nei suoi confronti è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare.

Le indagini sono state coordinate dal pubblico ministero Pasquale Profiti e sono scaturite dalle querele presentate da tre società finanziarie e di leasing, fra cui una società controllata da un primario gruppo automobilistico mondiale. Si sono concentrate su un cittadino spagnolo, amministratore di una filiale trentina di un gruppo societario spagnolo di autonoleggio, con numerose sedi operative all’estero (Spagna, Francia, Belgio, Portogallo, Romania, Polonia e Messico). La società – tra il 2017 e il 2018 – ha noleggiato più di 1.000 veicoli di vari marchi (soprattutto berline e suv Fiat, ma anche Opel, Skoda, Peugeot, Nissan, Ford, Citroen e Toyota), senza corrispondere i canoni per il noleggio. La vendita è stata poi effettuata a clienti privati che non conoscevano la provenienza delle auto.

Le indagini sono state condotte grazie a procedure di cooperazione internazionale, tramite il II. Reparto “Coordinamento informativo e relazioni internazionali” del Comando Generale della Guardia di Finanza, con forze di polizia tedesche, francesi, belghe e greche. È stato così denunciato l’amministratore della filiale (che si trova a Trento in via Brennero) il quale è a capo dell’intero gruppo societario spagnolo di autonoleggio. Si tratta di un cittadino di Palma di Maiorca di 44 anni, denunciato assieme e nove dirigenti (sei spagnoli e tre italiani) del gruppo. Oltre al mandato di arresto internazionale emesso dal gip di Trento, risulta denunciata per favoreggiamento, una donna residente in provincia di Latina che si è intestata fittiziamente la proprietà di alcuni autoveicoli. Per riciclaggio sono stati denunciati tre italiani titolari di alcuni autosaloni in Bulgaria, ad Anzio (Roma) e Gallarate (Varese), in quanto avrebbero rivenduto consapevolmente ai privati le auto di provenienza illecita attraverso tre società che sono state segnalate alla locale Autorità giudiziaria per responsabilità amministrativa dipendente da reato.

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