Captain Tsubasa: Rise of New Champions porta sul finale di questa caldissima estate le prodezze calcistiche di quelli che in Italia sono conosciuti come Holly e Benji, protagonisti di un cartone che ha accompagnato l’infanzia di tante generazioni facendoli spesso appassionare al calcio, quello vero. Tuttavia nel cuore degli appassionati c’è sempre posto per tiri impossibili, partite giocate fino allo stremo delle forze e parate volanti, e BandaiNamco vuole dimostrare proprio questo!

Il gioco ci permette di prendere pratica con i comandi rivivendo le epiche gesta di questi giovani prodigi del calcio nipponico tramite una ricca sezione single player: “Il Viaggio” consiste in due parti ben distinte: Episodio Tsubasa (nome originale di Holly) che ripercorre il terzo anno delle medie e tramite tutorial vi permetterà di acquisire tutte le meccaniche di gioco permettendoci nel frattempo di rivivere in maniera più che gradevole, con alcune partite scriptate proprio per rivivere quelle puntate storiche. Dall’altra parte troviamo l’Episodio New Hero, forse la parte più divertente per il single player, ovvero si dovrà creare un giocatore da zero accompagnandolo dagli allenamenti in una delle 3 grandi squadre -Toho, Furano e Musashi- fino al diventare una stella nascente Junior Youth World Challenge; l’arco della JYWC è totalmente inedito e scritto per il gioco. La personalizzazione del proprio giocatore non si fermerà però soltanto al punto di vista estetico, durante la campagna infatti potrete imparare nuove tecniche dai vostri compagni di squadra e dagli altri giocatori, creando appunto il vostro campione , naturalmente ogni partita vi darà la possibilità di migliorare i parametri del vostro giocatore, portandolo ad essere specializzato per alcuni ruoli, rispetto ad altri.

Il gameplay per ovvi motivi è molto arcade, dentro Captain Tsubasa non troverete tecnicismi simili a quelli di Fifa o Pes ma elementi che ricordano più un GDR che un gioco di calcio vero e proprio. Oltre alle statistiche dei giocatori, il fulcro del gioco sarà tutto determinato dalla gestione dello Spirito (la stamina), ciò che permette al giocatore di effettuare scatti, dribbling, di effettuare un salvataggio/deviazione in extremis o di attivare le tecniche di tiro speciali; nel caso dei portieri, lo Spirito segna la differenza tra il parare un tiro o prendere un gol assicurato, senza possibilità di difendersi. Se da una parte questo tipo di gameplay si adatta perfettamente all’ambientazione del gioco, dall’altra si tende solo a fare più tiri possibili in porta, portando l’estremo difensore allo sfinimento, e segnando automaticamente. Basa aggiungere a questo una certa legnosità dei movimenti e un’intelligenza artificiale che non si rivela all’altezza delle vostre giocate, sbagliando spesso a posizionarsi sul campo, e avremo un quadro completo delle pecche presenti su Rise of New Champions.

Il comparto multiplayer è sicuramente una componente fondamentale del gioco che sia in locale oppure online le sfide non mancheranno di certo, tra una partita a quattro giocatori organizzata sul divano di casa o partecipando in rete ai vari campionati, questo nuovo capitolo di Captain Tsubasa saprà divertire chiunque sia alla ricerca di un gioco arcade veloce e senza troppi tecnicismi o chi semplicemente vuole rivivere le gesta dei suoi eroi dell’infanzia.

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