È iniziato nella notte l’ultimo volo del razzo europeo Vega, lanciato dalla base europea di Kourou in Guyana Francese, che per la prima volta porta in orbita 53 satelliti grazie allo speciale dispenser Ssms (Small Spacecraft Mission Service). Un sistema innovativo, che promette di rivoluzionare i servizi spaziali, incentivando la space economy. Il lancio è avvenuto alle 03:51 di oggi, quando sul posto erano le dieci di sera.

Il lanciatore dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), costruito in Italia dall’azienda Avio, è quindi finalmente in orbita dopo una lunga serie di rinvii dovuti alle cattive condizioni meteorologiche. Ha portato in orbita sette micro-satelliti e 46 satelliti più piccoli, i CubeSat, realizzati da 13 Paesi, otto dei quali europei.

Fra questi ultimi c’è l’Italia, che con Israele porta in orbita gli esperimenti Argtm, dell’Università Federico II di Napoli, che studia gli effetti della microgravità sulla resistenza dei batteri agli antibiotici; Mambo, dell’Università di Roma Tre, per valutare il rilascio dei farmaci nell’organismo in condizioni di microgravità; Spacelys, dell’Università di Bologna, per valutare gli effetti della microgravità su una proteina legata al sistema immunitario; Nogquad, dell’Università di Tor Vergata, per lo studio dell’espressione dei geni e la comparsa di malattie, come sclerosi laterale amiotrofica o la sindrome dell’X fragile.

Il volo, rileva l’Esa, “segna il completamento rapido ed efficiente delle misure correttive e delle azioni portate avanti dall’Industria e da Esa in qualità di Autorità di Qualificazione del Sistema di Lancio di Vega, a seguito delle raccomandazioni fatte dalla Commissione Indipendente d’Inchiesta che aveva analizzato il fallimento del volo VV15 il 10 luglio 2019”.

Dopo il lancio dell’Ariane 5 che il 17 agosto aveva segnato la riapertura della base di Kourou post-lockdown per la pandemia di Covid-19, il successo del lancio di Vega segna la piena ripresa delle attività nella base di lancio europea. Gestito dalla Arianespace, il volo rientra nell’iniziativa europea Esa-Lll, relativa alle opportunità di lancio a basso costo di satelliti leggeri, decisa nel 2016 dal Consiglio ministeriale dell’Esa per preparare la strada a nuovi servizi standard per satelliti leggeri utilizzando i veicoli di lancio europei Vega/Vega-C e Ariane 6.

In questa prospettiva è destinato a giocare un ruolo importante il dispenser Ssms, in grado di trasportare decine di satelliti di dimensioni diverse grazie alla sua struttura modulare e leggera, costruita in fibra di carbonio. Grazie ad esso Vega potrà offrire opportunità di lanci economici e per piccoli satelliti. “Questo lancio dimostra la capacità dell’Esa di utilizzare l’innovazione per abbassare i costi, diventare più flessibile, più agile, e per compiere passi verso la commercializzazione”, ha osservato il direttore generale dell’Esa, Jan Wörner. Un’innovazione, ha aggiunto, che “porterà una serie di risultati positivi, dalla nuova ricerca ambientale alla dimostrazione di nuove tecnologie”.

“Il ritorno al volo di Vega di oggi dimostra le nuove capacità di servizio di lancio su un veicolo di lancio sviluppato dall’Esa, garantendo allo contempo continuità per l‘accesso garantito e indipendente dell’Europa allo spazio”. Lo sottolinea l’Agenzia Spaziale Europea che ricorda come “questo volo segna il completamento rapido ed efficiente delle misure correttive e delle azioni portate avanti dall’Industria e da Esa”.

“La base di lancio europea è di nuovo al lavoro e siamo orgogliosi che Vega torni a volare per provare un nuovo sistema di lancio dedicato. Il primo Servizio per il Lancio di Piccoli Satelliti europeo apre la porta per l’accesso economico allo spazio per i piccoli satelliti – un nuovo approccio che dimostra che ci stiamo rivolgendo alle nuove necessità di mercato“, commenta Daniel Neuenschwander, Direttore dei Trasporti Spaziali all’Esa.

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