Mezzo miliardo di euro per le attività commerciali delle città a vocazione turistica. Non prestiti ma soldi a fondo perduto che saranno erogati per disposizione del decreto agosto a un settore duramente colpito dalla pandemia. Si pensi che la sola Venezia dovrebbe perdere quest’anno oltre 13 milioni di presenze con un danno stimato in almeno 3 miliardi di euro. Per la precisione il contributo previsto dal decreto spetta ad “attività d’impresa di beni o servizi al pubblico dei centri storici dei comuni capoluogo di provincia o di città metropolitane che, secondo i dati Istat, registravano prima dell’emergenza presenze di turisti stranieri in numero tre volte superiore a quello dei residenti nel caso dei capoluoghi di provincia e in numero almeno pari ai residenti per i comuni capoluoghi di città metropolitane”.

In concreto questo significa che a ricevere i soldi saranno gli esercenti di 29 città, 20 al Centro – Nord e 9 al Sud (5 nella sola Sicilia). Nella lista compaiono Venezia, Roma, Milano, Genova, Firenze, Bologna, Torino, Napoli, Palermo ma anche Bari, Como, Verbania, Rimini, Bolzano, Bergamo, Agrigento, Ragusa, Cagliari, Siena, Verona, Lucca, La Spezia, Matera, Siracusa, Catania, Pisa, Padova, Ravenna, Urbino. Potranno accedere al fondo soggetti che hanno accusato un calo degli incassi di almeno un terzo rispetto al 2019. L’importo massimo erogabile è di 150 mila euro, quello minimo 1.000 euro per persone fisiche, 2.000 euro per le società. La cifra varia a seconda dei danni accusati e delle dimensioni dell’impresa. Per aziende con ricavi sopra il milione di euro l’aiuto può arrivare al 5% del fatturato, per chi si colloca tra un milione e 400 mila euro fino al 10%, per chi è al di sotto di quest’ultima soglia, salgono al 15%.

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