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Discoteche chiuse e divieto di fumare in strada: in Spagna stretta sulla movida dopo aumento dei contagi

In tutto, riporta oggi El Paìs, sono state introdotte 11 misure e tre raccomandazioni, inclusa di quella di limitare la vita sociale al gruppo di convivenza più stretto
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Niente piste da ballo, niente capannelli sul marciapiedi per fumarsi una sigaretta e bar chiusi in anticipo. Proprio nel cuore della stagione estiva, la più turistica dell’anno, la Spagna introduce un nuovo pacchetto di misure per far fronte all’impennata di contagi. Ieri erano stati registrati quasi 3mila nuovi casi in 24 ore, tanto che il ministro aveva convocato una riunione d’urgenza con le autonomie.

In tutto, riporta oggi El Paìs, sono state introdotte 11 misure e tre raccomandazioni. Il provvedimento che più ha colpito è la chiusura dei locali notturni – dalle discoteche all’aperto ai club – che in questo periodo rappresentano la destinazione di vacanzieri e turisti arrivati in Spagna da tutto il mondo. Anche i bar avranno un orario ridotto, come accade anche in Croazia, per cercare di limitare assembramenti e feste improvvisate.

Il governo spagnolo ha inoltre disposto il divieto di fumare in strada nelle occasioni in cui non può essere rispettata la distanza di 2 metri. Il capannello fuori dai locali, per prendere una boccata d’aria e attaccare bottone chiedendo un accendino quest’estate sarà solo un ricordo. La misura era già stata introdotta in Galizia (colpita da diversi focolai e già sottoposta a regole stringenti) e nelle isole Baleari, ma ora verrà estesa a tutto il Paese.

Le raccomandazioni del ministero invece prevedono di limitare gli incontri sociali al gruppo di convivenza più stretto, e comunque, per gli eventi in gruppo, di non superare mai un massimo di 10 persone. Inoltre il ministero chiede che siano effettuati tamponi con frequenza sui lavoratori dei centri sociosanitari.

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