Un’autobomba contro una stazione di polizia. L’attacco suicida è avvenuto questa mattina nella provincia centrale di Ghazni, in Afghanistan, e ha causato almeno nove morti tra gli agenti e 16 feriti. Gli assalitori, secondo le forze dell’ordine, hanno cercato di entrare nell’edificio ma sono stati uccisi. Sinora nessun gruppo armato ha rivendicato l’azione.

Intanto l’assemblea degli anziani (Loya Jirga), al termine di un incontro durato tre giorni, ha approvato la liberazione di 400 prigionieri talebani. Lo scopo della decisione è quello di “rimuovere ostacoli per l’avvio dei negoziati di pace, fermare lo spargimento di sangue e per il bene dei cittadini”. I cittadini stranieri verranno consegnati al Paese di provenienza. Contestualmente, in un’intervista a Fox News, il segretario della Difesa americano Mark Esper ha comunicato che i soldati statunitensi impiegati in Afghanistan scenderanno, entra la fine di novembre, sotto le 5mila unità. Esper ha aggiunto che il Pentagono vuole comunque assicurarsi che “gli Usa non siano minacciati dai terroristi che escono dall’Afghanistan”.

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