Rinvio delle tasse per gli autonomi, tempi più lunghi per saldare quelle sospese in pieno lockdown, esonero dalla seconda rata Imu per i settori più colpiti. Sono alcune delle misure in campo fiscale previste dal decreto Agosto, che valgono in tutto 6,5 miliardi. Intanto però le associazioni dei commercialisti hanno proclamato sciopero dal 14 al 22 settembre per quello che definiscono “pervicace ed immotivato rifiuto ad accogliere l’istanza di proroga al 30 settembre 2020 dei versamenti derivanti dall’autoliquidazione dei modelli dichiarativi”.

Ossigeno per gli autonomi – Sono rinviati i versamenti per i contribuenti soggetti agli Indici sintetici di affidabilità e forfettari che abbiano subito un calo di reddito di almeno il 33% nel primo semestre del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019: il termine di versamento della seconda o unica rata e dell’acconto Irap è prorogato al 30 aprile 2021. Il costo del rinvio è stato stimato dal ministro Roberto Gualtieri in 2,2 miliardi.

24 rate per pagare il 50% delle tasse sospese – Per le tasse sospese a marzo, aprile e maggio i pagamenti saranno dovuti in due tranche: il 50% delle somme dovute va pagato il 16 settembre in unica soluzione o in quattro rate di cui l’ultima entro il 16 dicembre, mentre il restante 50% in 24 rate, senza sanzioni e interessi, a partire dal 16 gennaio 2021.

Esonero Imu – Il settore turistico è esonerato anche dal pagamento della seconda rata dell’Imposta municipale unica 2020. Lo stesso vale per gli immobili di fiere espositive, manifestazioni sportive, quelli destinati a discoteche e sale da ballo, gli immobili destinati a cinema e teatri. Questi ultimi vengono esonerati dal pagamento dell’Imu anche per il 2021 e il 2022.

Pagamento cartelle rinviato al 15 ottobre – Viene spostata dal 31 agosto al 15 ottobre 2020 (non fino a fine anno come ipotizzato nei giorni scorsi) la data finale della sospensione dei termini dei versamenti da cartelle di pagamento e dagli avvisi esecutivi sulle entrate tributarie.

Prorogato l’esonero Tosap – Si proroga anche l’esonero dal pagamento della Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche e del Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche al 31 dicembre 2020 per le attività di ristorazione gravemente danneggiate dall’emergenza.

Continua la moratoria per le Pmi – Le piccole e medie imprese danneggiate dal lockdown incassano la proroga della moratoria su aperture di credito e prestiti accordati alla data del 29 febbraio 2020, che sarebbe altrimenti scaduta il 30 settembre: non possono essere revocati fino al 31 gennaio 2021. Pagamenti sospesi fino al 31 gennaio anche per prestiti non rateali, mutui e altri finanziamenti a rimborso rateale.

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