Depressione, ansia, disturbo post traumatico da stress e insonnia. Quando il coronavirus si presenta nelle forme più aggressive, ancorché vinto, può provocare conseguenze sui guariti a livello psichiatrico. A confermarlo è uno studio dell’ospedale San Raffaelle pubblicato sulla rivista scientifica Brain, Behavior and Immunity. Un pool di esperti, guidati dallo psichiatra Francesco Benedetti, ha descritto le cicatrici che il Covid-19 lascia su oltre il 50% dei pazienti guariti.
In totale l’ambulatorio di follow-up ha seguito, in un percorso di circa cinque mesi, 402 persone (265 uomini e 137 donne) risultate positive e poi dimesse dalla struttura, grazie al lavoro di infettivologi, cardiologi, internisti, psichiatri e neurologi. L’esito della pubblicazione conferma quello che era stato anticipato da più parti: oltre la metà (il 56%) è stato inserito nella fascia psicopatologica. Il che significa che ha manifestato almeno un disturbo. In particolare, il 28% ha mostrato disturbi da stress post-traumatico, il 31% depressione, il 40% insonnia, il 42% ansia e il 20% una sintomatologia ossessiva-compulsiva.
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