Mentre in Europa si teme una seconda ondata di contagi, l’Oms certifica che ieri sono stai registrati “quasi 300mila” nuovi casi, “un record” dall’inizio della pandemia (+15,2% rispetto al giorno precedente). La situazione peggiore resta quella degli Stati Uniti, dove la commissione istituita per l’emergenza Covid parla di “catastrofe sanitaria”. Nelle ultime 24 ore sono stati individuati 69mila nuovi casi e 1.442 vittime, riporta il bilancio della Johns Hopkins University. È il quarto giorno consecutivo in cui i morti per coronavirus superano quota 1.200. In totale si arriva quindi a 153.268 decessi in tutto il Paese e oltre 4,5 milioni di casi.

In Asia il nuovo record di infezioni spetta all’India, con 57.118 positivi confermati nelle ultime 24 ore. Il ministero della Sanità di Nuova Delhi ha aggiornato quindi a 1.695.988 il totale delle persone contagiate. È il terzo giorno consecutivo che si registra un aumento di oltre 50mila nuovi casi in 24 ore. Le autorità collegano l’impennata dei casi all’incremento dei tamponi eseguiti. L’India è attualmente al terzo posto al mondo nella lista dei Paesi maggiormente colpiti, dopo gli Stati Uniti e il Brasile. Più sotto controllo la situazione in Cina, dove dei 45 nuovi casi diagnosticati nelle ultime 24 ore, 31 si trovano nello Xinjang, la regione più colpita in questo momento. Mentre a Liaoning, nel nord-est della Cina, dove è scoppiato un focolaio legato a un impianto ittico nella città di Dalian, si contano otto nuovi contagi. Sei i casi importati dall’estero: quattro riguardano Shanghai e due Guangdong. Non si sono registrati decessi legati al virus rispetto a ieri.

A Tokyo, invece, si registra il dato più elevato dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 472 nuovi casi, tanto che presto potrebbe essere dichiarato lo stato di emergenza. Lo ha riferito l’emittente pubblica Nhk, citando fonti governative della capitale giapponese. Nella Capitale, infatti, è il secondo giorno consecutivo che si registrano oltre 400 casi di Covid-19. Il governo, nonostante gli aumenti record di contagi in diverse città, ha però escluso per il momento di dichiarare lo stato di emergenza a livello nazionale.

La corsa del coronavirus non si ferma nemmeno in Iran. Qui sono stati registrati 2.548 contagi nelle ultime 24 ore, portando il totale dei casi a 306.752. 216 i decessi. “I pazienti in terapia intensiva sono 4.011 e 265.830 le persone che sono guarite. Sono stati condotti circa 2.482.553 test nel paese”, ha dichiarato la portavoce del ministero della Sanità Sima Lari durante il bollettino della domenica. La situazione peggiore nella provincia di Teheran, dove almeno 700 contagiati vengono ricoverati ogni giorno negli ospedali.

Poi ci sono Paesi come le Filippine, dove lo scontro istituzionale fra politici e scienziati è alle stelle. Migliaia di medici di ben 80 associazioni hanno lanciato un monito al presidente, Rodrigo Duterte, perché reimponga il lockdown a Manila e altre province, dopo i quasi 5.000 contagi registrati nelle sole ultime 24 ore. “Stiamo perdendo la battaglia contro il Covid-19 e dobbiamo perciò formulare un piano d’azione corposo e definitivo” perché “il nostro sistema sanitario rischia di essere travolto”, con anche un numero crescente di operatori sanitari che si ammalano, si legge nel documento. I medici chiedono a Duterte di imporre nuovamente una “quarantena di comunità rinforzata” sulla capitale Manila e le province circostanti almeno fino al 15 agosto, nonostante le Filippine siano uscite da poco da uno dei lockdown più stringenti al mondo.

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