L’incontro con Mario Draghi? Per “rafforzare il governo” in vista del consiglio Ue. Il presunto dualismo con il premier? “L’ho proposto io e ne vado orgoglioso”. Le tensioni durante il consiglio dei ministri su Autostrade? “Un dibattito acceso, non tensioni”. Luigi Di Maio, intervistato su Rete 4 a Stasera Italia, ha garantito di essere allineato con il governo e soprattutto con il presidente del Consiglio. E, dopo la lettera al Fatto Quotidiano nella quale ha confermato i suoi incontri con personalità come Mario Draghi e Gianni Letta, ha aggiunto alcuni elementi sui motivi alla base dei colloqui.

“Se dobbiamo ottenere il miglior risultato a Bruxelles dobbiamo farlo” confrontandoci “con tutti”, per questo “ho incontrato Draghi”, ha detto. E alla domanda se con l’ex presidente della Bce Di Maio abbia anche affrontato l’ipotesi del dopo Conte, ha replicato: “Tutti gli incontri che faccio – ha aggiunto- hanno un fine sempre. Io lavoro per rafforzare il governo. Ora c’è un negoziato europeo, parlare con Draghi ti aiuta ad avere coordinate in più”. In questi giorni si è più volte parlato di tensioni tra il ministro degli Esteri e il premier, e di un dualismo che spingerebbe l’ex capo politico a valutare altre strategie interne (e non solo). Una ricostruzione sempre smentita da Di Maio, che oggi ha ribadito: “Conte l’ho proposto io e credo di essere stato un bravo negoziatore perché abbiamo permesso per due volte a Conte di diventare premier. Ne sono orgoglioso e credo se la stia cavando più che bene”. Insomma, nel dire (di nuovo) che non ha problemi di rapporti con il premier, Di Maio ci ha tenuto a sottolineare però che se Conte è premier, lo è per merito suo e delle sue negoziazioni. Anche se, proprio durante le trattative per il governo giallorosso ad agosto scorso, servì l’intervento di Beppe Grillo per blindare il nome del premier che rischiava di essere messo in discussione proprio dai suoi (e secondo varie ricostruzioni proprio da Di Maio).

Di Maio, sempre su Rete4, ha anche parlato del Consiglio dei ministri su Aspi: “C’è stato un dibattito accesso, un negoziato per tutelare gli interessi degli italiani, ma non ho visto tensioni“, ha commentato. “Ci sono state differenze di vedute ma alla fine tutti insieme abbiamo ottenuto l’offerta migliore” su Autostrade, quella che i Benetton se ne andassero.

Proprio mentre andava in onda la sua intervista su Rete4, su Facebook Di Maio ha pubblicato un post in cui rivendicava la compattezza dell’esecutivo: “Mai come in questo momento il governo sta lavorando con compattezza pensando a un unico fine: la tutela del cittadino. Quindi dobbiamo emanare misure che rilancino la nostra economia e pensare agli investimenti che ci permettano di guardare avanti, al futuro con serenità”. Ma non solo. Ha anche ringraziato gli alleati, “i parlamentari di maggioranza che hanno fatto un lavoro egregio migliorando il decreto rilancio in tempi rapidi e con grande responsabilità. Da oggi anche questo decreto è legge: 55 miliardi da investire per far ripartire l’Italia”.

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