I vigili del fuoco di Genova si sono rifiutati di rimuovere dal palazzo dell’Inps lo striscione antifascista con la scritta “Nessuna strada sarà intitolata ai fascisti“. Chiamata nella notte dalla Polizia municipale per effettuare l’intervento, la squadra dei pompieri ha semplicemente constatato che lo striscione “non arrecava nessun pericolo per la pubblica incolumità” e che quindi “l’intervento non era necessario”, come spiega una nota dell’Unione sindacale di base (Usb) dei vigili del fuoco di Genova: “Lo striscione non danneggiava l’edificio e non era pericolante… probabilmente infastidisce chi vuole rievocare periodi bui della nostra storia antifascista del paese”.

La scritta è apparsa ieri sul palazzo dell’Inps di piazza Dante dopo la manifestazione che come ogni anno a Genova ricorda i fatti del 30 giugno 1960, quando durante il corteo indetto dalla Camera del Lavoro contro il congresso del Movimento sociale italiano in città ci furono violenti scontri con la polizia. “Ieri 30 Giugno la nostra città ricordava lotte lontane che hanno protetto dal fascismo i nostri giovani e che oggi hanno la libertà di proteggere la nostra storia antifascista anche con degli striscioni appesi”, prosegue la nota dell’Usb. Che poi aggiunge: “Abbiamo un grande lavoro da svolgere nella nostra città e non distoglieteci in azioni che non riguardano la protezione dei nostri amati genovesi. Abbiamo altro da fare che togliere striscioni”.

Il comunicato è rivolto agli “amministratori di Genova”, quindi in primis al primo cittadino Marco Bucci: “Noi svolgiamo interventi tecnici di soccorso e vorremmo che il sindaco abbia ben chiaro questo concetto”, scrive il sindacato. Lo striscione antifascista è stato comunque rimosso dagli stessi agenti della polizia municipale, dopo il rifiuto dei pompieri.

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