Sembrava che prima di luglio la Grecia non fosse intenzionata ad aprire ai voli dall’Italia, ma oggi l’ambasciata di Atene comunica che dal 15 giugno al 30 giugno i voli internazionali saranno ammessi negli aeroporti della capitale e di Salonicco. Ma se l’aereo proviene da uno degli aeroporti dell’elenco delle aree “ad alto rischio” stilato dall’Agenzia europea per la sicurezza aerea i passeggeri saranno sottoposti a un test all’arrivo. E per l’Italia quelle aree a rischio sono quattro regioni: Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto. Se negativo, il passeggero si metterà in auto-quarantena per 7 giorni. Se positivo, la quarantena sarà di 14 giorni. Dal 1 luglio invece i voli internazionali potranno atterrare in tutti gli aeroporti greci e i visitatori saranno soggetti a test casuali all’arrivo. I viaggi non essenziali da paesi terzi verso la Grecia restano invece limitati fino il 15 giugno 2020: i voli internazionali saranno ammessi solo all’aeroporto di Atene con test e quarantena per tutti. Proprio per affrontare il problema del blocco per le quattro regioni del Nord Italia, si apprende da fonti della Farnesina, domani il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parlerà con l’omologo greco, Nikos Dendias. Di Maio, sempre per parlare di flussi turistici, volerà ad Atene il 9 giugno, dopo aver fatto tappa nei giorni precedenti in Germania e in Slovenia.

Zaia: “Grecia si è ridotta a fare gli editti per escludere il Veneto” – Ma l’inclusione del Veneto tra le 4 regioni “ad alto rischio” ha fatto infuriare il governatore Luca Zaia, che bolla come “allucinante” la decisione greca di “mettere al bando” la sua regione. “Mi chiedo cosa pensino i loro operatori, sono i nostri turisti che vanno lì. Sappiano che non ci vedono più. Esperti di sanità quelli della Grecia…”, ha aggiunto, poi ha proposto: “Siamo a disposizione della comunità greca in maniera costruttiva per mostrare le ‘carte’. Se poi vogliono anche, chiamiamo il prof Crisanti, per fare un giro di tamponi a casa loro”. Zaia poi attacca “la culla della cultura nell’antichità” che “si è ridotta a fare gli editti per escludere il Veneto” e continua: “Facciamo una prova da loro con i tamponi e vediamo che incidenza ha il virus. Perché non c’è un Paese indenne dal Coronavirus. Non siamo degli appestati, ci mancano anche di rispetto. la Grecia deve togliere la nostra regione dal bando, non esiste. Non si fa così, la Grecia è in Europa, ma lasciamo stare, perché l’Europa non sappiamo cos’è, ma fa anche parte di Schengen“.

Le regole per viaggiare in Europa – Dal 3 giugno ci si sposterà in Europa e dal 15 nei Paesi extra Ue, ma con diverse regole: possiamo andare in vacanza in Croazia esibendo la prenotazione alberghiera ma non si può passare attraverso la Slovenia, che ha chiuso le frontiere per l’emergenza sanitaria. Possiamo andare in Austria ma solo per motivi di lavoro e con una quarantena di 14 giorni: “La situazione in Italia è quella più difficile – ha comunicato il cancelliere Sebastian Kurz – ma il 3 giugno cercheremo una soluzione”. Ed è probabile dunque che si potrà entrare ma solo con una prenotazione alberghiera.

È chiusa anche la Svizzera tranne ai frontalieri per ragioni di lavoro e probabilmente le frontiere potranno aprire solo dal 6 luglio. La Francia in realtà non ha mai chiuso le frontiere, ma per ora gli italiani che vogliono andarvi in vacanza devono avere un’autocertificazione e dichiarazione di assenza di sintomi da Covid-19; gli spostamenti saranno più facili dal 15 giugno quando le regole si allenteranno. La Spagna si apre al turismo internazionale dal primo luglio in condizioni di massima sicurezza.

Dall’8 giugno chi vorrà viaggiare in Gran Bretagna dovrà fare una quarantena di 14 giorni, così come in Belgio, a Malta e in Irlanda. Isolamento obbligatorio per chi va in Polonia, ma dal 13 giugno le restrizioni si allenteranno anche se non per l’Italia, che resta ancora sotto osservazione. La Germania apre le frontiere dal 15 giugno senza restrizioni, ma per ora si viaggia solo per motivi di lavoro. Chi vuole fare una vacanza a Cipro – che da luglio apre le frontiere a molti Paesi tranne che all’Italia – dovrà aspettare che migliori l’emergenza sanitaria. Le diplomazie sono dunque ancora al lavoro e in attesa di ulteriori aperture o chiusure è bene consultare il sito viaggiaresicuri.it a cura del Ministero degli Esteri.

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