In fila incatenati tra loro con sacchi dell’immondizia addosso al posto del camice, ma anche in segno di “lutto”. È la protesta degli infermieri del sindacato Nursind che questa mattina sono scesi in piazza Castello, a Torino, davanti al palazzo della Regione Piemonte, per protestare e denunciare le loro condizioni di lavoro. Ma anche per lanciare un monito, chiedendo di “non dimenticare quelli che hanno chiamato eroi”. Sdraiati a terra, come se fossero cadaveri in una bara, gli operatori sanitari hanno voluto anche ricordare gli oltre 40 morti della loro categoria. “Vogliamo raccontare cosa sono stati questi due mesi, spiegare le conseguenze di questi due mesi e chiedere di mantenere le promesse – spiega Francesco Coppolella, segretario Nursind Piemonte – A marzo era aumento di stipendio, ad aprile era un bonus, a maggio non c’è più nulla, si sono dimenticati dei loro eroi. Siamo stati untori di noi stessi, dei pazienti, delle nostre famiglie, è stata persa la dignità. Indossiamo un sacco dell’immondizia per simboleggiare come ci hanno mandati a lavorare, il nero per onorare le nostre vittime, le catene perché non avevamo scelte”.

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