La situazione dei ragazzi italiani bloccati a Orlando, in Florida, dopo essere stati licenziati dal parco divertimenti Disney World potrebbe risolversi nei prossimi giorni: chi non è riuscito a partire nei giorni precedenti, per via della mancanza di voli, il 19 aprile potrà imbarcarsi sul volo diretto a Fiumicino e Malpensa organizzato dalla Farnesina insieme a Neos.

Si tratta di più di un centinaio di giovani che lavoravano a vario titolo per il parco divertimenti della multinazionale dei cartoni animati. Con la chiusura imposta dall’emergenza coronavirus, Disney World ha sospeso i contratti di 43mila dipendenti, fra cui appunto, duecento italiani. L’11 aprile li ha avvertiti con una lettera che il programma con cui erano arrivati “era stato terminato” e dovevano lasciare i loro alloggi e il Paese. Ma con la limitazione alla circolazione, non c’erano rimasti praticamente più aerei per la tratta intercontinentale.

Sul volo organizzato dalla Farnesina ha chiesto di essere imbarcata una famiglia trentina rimasta bloccata alle Bahamas: “Non ci è permesso fare niente, nemmeno pescare o muoverci – racconta Enrico Tettamanti, di professione skipper – perciò siamo in una fase in cui valutiamo la possibilità di rientrare in Italia con un volo umanitario, quello dei ragazzi della Disney bloccati ad Orlando, in Florida. Ho avuto uno scambio di mail e telefonate con il console italiano, Alberto Suighi per capire se è possibile. L’aereo potrebbe fare un atterraggio qui a Nassau per prendere le ultime persone che devono rientrare in Europa”.

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