Le misure restrittive già in vigore per fermare i contagi sono prorogate fino al 13 aprile. Il governo lo ha deciso, come da anticipazioni di questi giorni, perché i numeri continuano ad essere preoccupanti e “se iniziassimo ad allentare, tutti gli sforzi sarebbero vani, quindi pagheremmo un prezzo altissimo”, ha spiegato il premier Giuseppe Conte dopo aver firmato il nuovo Dpcm. “Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase 2 di allentamento graduale”. La decisione finale è arrivata alla fine di una giornata che ha visto l’Istat diffondere i dati sui decessi complessivi in un migliaio di Comuni italiani. Quello che emerge è che in alcune zone del Nord Italia il coronavirus li ha raddoppiati e a Bergamo li ha quasi quadruplicati.

Il dossier si riferisce ai dati sulle persone morte nei primi 21 giorni di marzo e li paragona alla media registrata nello stesso periodo negli anni che vanno dal 2015 al 2019. Nel rapporto, che tiene conto di 1.084 comuni, si evidenzia in particolare la situazione di Bergamo, dove i decessi sono quasi quadruplicatipassando da una media di 91 casi nel 2015-2019 a 398 nel 2020“. Cioè il 337% in più. “Incrementi della stessa intensità, quando non superiori – si legge -, interessano la maggior parte dei comuni della provincia bergamasca”. Come è noto Bergamo e la sua provincia rappresentano l’epicentro del contagio del Covid-19.

“Al Nord mortalità più che raddoppiata” – L’Istituto di statistica fa notare come “l’incremento dei decessi per il complesso delle cause è ravvisabile solo a partire dalla fine di febbraio e dalla prima settimana di marzo ed è concentrato nei comuni del nord e del centro in cui l’epidemia si è diffusa di più. In queste aree si osservano aumenti ragguardevoli non solo nei centri urbani maggiori, ma anche in realtà comunali di dimensioni demografiche più contenute”. Ma non solo. “Situazioni particolarmente allarmanti – sottolinea l’Istat – si riscontrano anche nella provincia di Brescia, nel cui capoluogo i decessi nelle prime tre settimane di marzo sono più che raddoppiati: da 134 nel 2015-2019 a 381 nel 2020. Va ancora rilevato come incrementi superiori al 200% siano presenti anche in capoluoghi come Piacenza o Pesaro. Considerando il genere e la classe di età dei deceduti, si conferma il maggiore incremento dei decessi degli uomini e delle persone maggiori di 74 anni di età”. Si tratta della prima analisi ufficiale degli effetti del coronavirus sulla mortalità in Italia. I dati anticipatori dell’Istat saranno ora aggiornati costantemente ed estesi “ad un numero sempre maggiore di comuni” in modo da “rendere disponibile alla comunità scientifica, ai decisori e ai cittadini dati di dettaglio utili per la comprensione delle dinamiche in atto”.

Restrizioni prorogate fino a Pasqua – Martedì l’Istituto superiore di Sanità ha fatto sapere che la curva di crescita del contagio sembra essere arrivata al picco, ma ci vorrà ancora del tempo prima di iniziare la discesa. “Il picco è argomento di scarsissimo interesse, siamo in una situazione come una guerra, dobbiamo rispettare le indicazioni che ci vengono date. Siamo fortunati a vivere in un Paese in cui la Costituzione tutela la salute, con tutte istituzioni solidissime che dicono cosa va fatto”, ha detto Alberto Villani, membro del Comitato tecnico scientifico. Non si sa quando l’Italia uscirà dall’emergenza, e mentre il governo valuta un piano per la graduale riapertura (con il Pd che chiede una cabina di regia per valutare lo stesso piano), il ministro Roberto Speranza ha confermato la proroga di tutte le misure restrittive di limitazione alle attività e agli spostamenti “fino al 13 aprile“. “Voglio ribadire un concetto espresso dalla comunità scientifica: attenzione a non commettere errori adesso, attenzione ai facili ottimismi”, ha detto il titolare della Salute nel corso di un’informativa al Senato. Sulla riapertura, che sarà “graduale e prudente”, dice: “Dobbiamo programmare il domani. Lo stiamo già facendo. Ma sbagliare i tempi o anticipare alcune mosse significherebbe pregiudicare il lavoro fatto”. La proroga fino a Pasqua sarà ufficializzata già stasera, con la firma di un nuovo decreto del presidente del consiglio.

Ipotesi stretta su allenamenti – Per prorogare le misure restrittive fino al 13 aprile, il governo ha varato un dpcm fotocopia del precedente, o quasi. L’unica differenza è che nel nuovo decreto è stata inserita anche una stretta sugli allenamenti sportivi, con la sospensione sia per i professionisti che non. In pratica chi si stava allenando per le Olimpiadi deve smettere di farlo, se non individualmente, non in gruppo. Stesso discorso per le squadre di calcio: quelle che hanno convocato i giocatori per gli allenamenti non potranno più farlo. Proprio sulle misure restrittive e sulla loro interpretazione c’è stato uno scontro tra Regioni e Viminale dopo la circolare diffusa ieri che spiega quando è consentita la passeggiata tra genitore e figlio vicino casa. Il ministero in una nota ha precisato che si trattava solo di un chiarimento, ma che “le regole non sono cambiate“. Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha commentato: “Non cambia nulla“, è stato “chiarito che si è trattato forse di un equivoco“.

Il caso mascherine – Per una polemica che rientra, altre restano sul tavolo. L’assessore al Welfare della Lombarda, Giulio Gallera, ha parlato ancora del caso mascherine: “Gli imprenditori lombardi ne stanno già sfornando milioni al giorno, ma si stanno accatastando nei nostri magazzini perché l’Iss deve fare le verifiche, questo è intollerabile“. Problemi segnalati anche dall’Ordine dei medici provinciali: ritirato un lotto di 600mila mascherine arrivate dalla Protezione civile ma non autorizzate per uso sanitario. Secondo Angelo Borrelli si è trattato di un mero errore. Un altro fronte riguarda l’Inps: il sito dell’Istituto è andato in tilt nel primo giorno di domande per accedere al bonus 600 euro previsto dal Cura Italia per i lavoratori autonomi. Mentre questa mattinata si è tenuto il vertice tra le opposizioni e il premier Giuseppe Conte che ha annunciato a breve un decreto per “dare liquidità alle imprese“.

I dati – Intanto la marcia del virus continua. Nelle ultime 24 ore ci sono altri 4.782 casi che fanno crescere il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – fino a quota 110.574. Rispetto a martedì ci sono state altre 727 vittime, che portano il numero totale a 13.155. Calano i nuovi accessi in terapia intensiva, dove ci sono 4.035 ricoverati, solo 12 in più rispetto a ieri. In Lombardia arrivano a essere 44.773 i positivi, 1.565 più di ieri. “Il dato dei deceduti lombardi” si mantiene costante, ha detto l’assessore Gallera spiegando che oggi sono stati 394 i morti, mentre diminuiscono i ricoveri. Torna a crescere la curva del contagio in provincia di Milano: nell’ultimo giorno 611 nuovi casi, per un totale di 9522 contagiati. “Andare a fare Pasqua e Pasquetta fuori? Assolutamente no“, è stata la risposta fornita dal capo della Protezione Civile Borrelli a chi gli ha fatto notare come da diverse parti d’Italia arrivino segnalazioni di iniziative per le prossime festività. “Dobbiamo stare a casa ancora – ha aggiunto – e rispettare il distanziamento sociale, che ci sta portando a risultati positivi”.

CRONACA ORA PER ORA

22:51 – Conte: “Ci siamo raccomandati con Inps perché tutto fosse pronto”
“Nei giorni scorsi ci siamo raccomandati verso l’Inps perché tutto fosse pronto, consapevoli che sarebbe arrivata un’ondata di richieste”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte intervenendo a Accordi & Disaccordi. “Ho avuto rassicurazione da presidente dell’Inps che si riuscirà a gestire attraverso fasce orarie”, ha aggiunto.

22:24 – Papa: “Benedico operai che costruiscono nuovo ospedale”
“Desidero benedire le mani di tutti gli operai e gli impiegati che stanno costruendo un nuovo ospedale destinato all’emergenza delle coronavirus. Le loro mani non solo innalzano le pareti di un edificio, ma costruiscono la speranza della gente”. Lo scrive Papa Francesco in una lettera al presidente della Fondazione Fiera di Milano, Enrico Pazzali. “La situazione dolorosa che stiamo attraversando comporta un’acuta sofferenza per le nostre famiglie e le nostre comunità. La vostra regione, in modo particolare, sta patendo un impatto molto forte”.

22:10 – Il Piemonte proroga le misure regionali
Anche il Piemonte prorogherà fino al 13 aprile le misure regionali anti contagio. Lo annuncia in un video su Facebook il governatore Alberto Cirio. “Io avrei proposto la data del 20 aprile, che considero ancora un pò prematura – sostiene – perché non dobbiamo abbassare la guardia”.

20:44 – Accordo Cin-commissari, ripartono navi
È stato raggiunto un accordo fra Cin e Tirrenia in A.S. che permette di far ripartire da subito tutte le tratte passeggeri e merci previste dalla Convenzione sulla Continuità territoriale che nel frattempo, su alcune rotte, è stata garantita da Moby.

20:43 – Conte: “Vietati allenamenti collettivi anche degli atleti professionisti”
Nel nuovo dpcm si vietano gli allenamenti anche degli atleti professionisti “onde evitare che delle società sportive possano pretendere l’esecuzione di una prestazione sportiva anche nella forma di un allenamento. Ovviamente gli atleti non significa che non potranno più allenarsi: non lo faranno in maniera collettiva ma individuale”. Lo dice il premier Giuseppe Conte.

20:34 – Conte: “Mes se senza condizionalità preventive o successive può essere uno strumento”
“E’ uno strumento nato per choc asimmetrici, noi stiamo attraversano uno tsunami di portata epocale. Il Mes può essere in prospettiva, se verrà snaturato e posto nell’ambito di un ampio ventaglio di interventi, senza condizionalità preventive o successive, può essere uno strumento fra gli altri che ci offriranno la possibilità di mettere in piedi una strategia europea”.

20:25 – Conte: “Misure restrittive prorogate fino al 13 aprile. Non possiamo allentare”
“Il numero dei morti è una ferita aperta. Non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive, di poter alleviare i disagi e risparmiare i sacrifici a cui abbiamo sottoposto gli italiani”. Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Per questo ho firmato il Dpcm che proroga il regime di misure restrittive fino al 13 aprile, come anticipato dal ministro Speranza”. “C’è una sparuta minoranza di persone che non rispetta le regole: abbiamo disposto sanzioni severe e misure onerose. Non ci possiamo permettere che l’irresponsabilità di alcuni rechino danni a tutti”, ha aggiunto il premier.

20:21 – In marzo mercato auto a -85,4%
Tonfo del mercato auto a marzo. L’effetto coronavirus fa crollare le immatricolazioni dell’85,42% a 28.326 vetture, contro le 194.302 registrate nello stesso mese del 2019. Secondo i dati del Ministero dei Trasporti, il bilancio dei primi tre mesi è di 347.193 nuove vetture registrate, con un calo del 35,47% rispetto al primo trimestre dello scorso anno. I dati preoccupano le associazioni delle case d’auto, con il centro studi Promotor che paragona i livelli registrati a marzo con quelli dei primi anni Sessanta e l’Unrae che calcola già che nel 2020 le immatricolazioni potrebbero fermarsi a un terzo in meno rispetto a quelle dello scorso anno.

20.10 – Conte: “Eurobond? Tema non mi appassiona”
“Gli Eurobond arrivano sì o no? Il vento in Europa sta cambiando rispetto alle posizioni rigoriste, refrattarie a valutare qualsiasi prospettiva di iniziative comuni europee forti, vigorose e coordinate. Questo vento, ribadisco, sta cambiando”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte durante lo Speciale Accordi e Disaccordi, sul Nove. “Non siamo ancora arrivati al cambiamento totale, ma il dibattito è vivace anche in Germania e Olanda, il filone dei Paesi rigoristi. Abbiamo già compiuto dei passi significativi rispetto posizioni iniziali”, ha aggiunto.

19.55 – Oms: “Morti raddoppiati in una settimana”
“Il numero di decessi è più che raddoppiato nell’ultima settimana. Nei prossimi giorni raggiungeremo 1 milione di casi confermati di Coronavirus e 50 mila decessi”. Lo ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus durante il briefing sul coronavirus.

19.50 – Conte: “Opposizioni? Ognuno si assuma sua responsabila”
“Se mi aspettavo più responsabilità dall’opposizione? Ho sempre detto ai ministri, sin da quando ho adottato queste misure, che andavamo verso una prospettiva di emergenza, non solo sanitaria, ma anche sociale ed economica”. Lo dice il premier Giuseppe Conte durante la registrazione dello Speciale Accordi e Disaccordi in onda stasera alle 21,25 su Nove.

19.49 – Conte: “Con maggioranza confronto pragmatico e serio”
“Io mi confronto sempre con i rappresentanti del Governo. Con la Bellanova, con i capi delegazioni, e con loro c’è un confronto pragmatico e serio”. Lo dice il premier Giuseppe Conte durante la registrazione dello Speciale Accordi e Disaccordi in onda stasera alle 21,25 su Nove. “Di questi tempi, a dire la verità, non ho la possibilità di rincorrere le dichiarazioni dei vari leader. Sono concentrato sull’emergenza sanitaria, economia, e sociale. Ho molto lavoro da fare – conclude – e non ho tempo per distrarmi sulle dichiarazioni”.

19.47 – Conte: “Prima di allentamento serve base scientifica”
“Prima di assumere una prospettiva di allentamento, bisogna avere una base scientifica di valutazione e poi potremo lavorare su questa prospettiva”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte durante la registrazione dello Speciale Accordi e Disaccordi in onda stasera alle 21,25 su Nove. “Noi ci stiamo già muovendo per lavorare in questa prospettiva. È evidente – continua il presidente del Consiglio – che nel momento in cui avremo una finestra positiva, inizieremo l’allentamento delle misure, gestiremo una fase diversa fino ad una ripresa vera e propria”. “Stiamo lavorando – conclude – anche per un rilancio e costruzione economica”.

19.46 – Conte: “Proroga fino a 3 maggio? Ipotesi non accreditata”
“Proroga fino al 3 maggio? Ipotesi non accreditata, in questo momento è presto. I nostri esperti aggiornano dati ogni giorno, fino al 20 aprile ci saranno elaborazioni”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte durante la registrazione dello Speciale Accordi e Disaccordi in onda stasera alle 21,25 sul Nove.

19.45 – Livorno, detenuti donano 800 euro a ospedale
Il prefetto di Lodi Marcello Cardona, che era risultato positivo al coronavirus, è guarito ed è rientrato oggi nel suo alloggio in prefettura. Il prefetto si è completamente ristabilito e i tamponi di controllo effettuati risultano negativi al Covid.

19.30 – Guarito il prefetto di Lodi Cardona
Il prefetto di Lodi Marcello Cardona, che era risultato positivo al coronavirus, è guarito ed è rientrato oggi nel suo alloggio in prefettura. Il prefetto si è completamente ristabilito e i tamponi di controllo effettuati risultano negativi al Covid.

19.20 – Pd chiede tavolo per allentamento misure
Il Pd ha chiesto al tavolo di maggioranza, a quanto si apprende, la istituzione di una cabina di regia, un gruppo di lavoro per discutere, quando i tecnici diranno che è il momento, delle misure progressive di contenimento.

19.00 – Eco di Bergamo: “Qui 4.500 morti a marzo, non 2.016”
A Bergamo e provincia si può stimare che i morti per Covid19 siano stati 4.500 nel solo mese di marzo 2020 rispetto ai 2.060 morti ufficiali per Covid19. E i contagiati potrebbero essere 288mila in tutta la provincia. E’ il bilancio che emerge dal monitoraggio dei decessi realizzato da InTwig, società bergamasca di data management e comunicazione, in collaborazione con il principale quotidiano locale, L’Eco di Bergamo.

18.58 – Conferenza stampa Conte alle 20.20
Una conferenza stampa del premier Giuseppe Conte è in programma in serata, intorno alle 20.20, a Palazzo Chigi. Lo rendono noto fonti della presidenza del Consiglio.

18.55 – Presidente pediatri: “Per bambini condizioni lievi”
Ad oggi non ci sono in Italia bambini ricoverati in condizioni gravi per il coronavirus e non si sono registrati decessi. Lo ha detto il presidente della società italiana di pediatria e membro del Comitato tecnico scientifico Alberto Villani facendo un punto sulla situazione dei più piccoli. “Ad oggi, anche se i bambini lo contraggono – ha spiegato – ci troviamo di fronte a situazioni cliniche lievi. Abbiamo riportato anche casi su neonati, ma sono situazioni tutte estremamente tranquille”.

18.43 – Borrelli: “Scordatevi pasqua e Pasquetta”
Andare a fare Pasqua e Pasquetta” fuori? “Assolutamente no”. Così il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha risposto nel corso della conferenza stampa a chi gli sottolineava che da diverse parti d’Italia arrivano segnalazioni di iniziative per le prossime festività. “Dobbiamo stare a casa ancora – ha aggiunto – e rispettare il distanziamento sociale, che ci sta portando a risultati positivi”.

18.42 – Gori: “In provincia di Bergamo temo 30% popolazione contagiata”
In provincia di Bergamo più persone positive al coronavirus rispetto a quelle misurate finora attraverso i tamponi. E’ il timore del sindaco di Bergamo Giorgio Gori. “Secondo me siamo intorno al 30% della popolazione, forse oltre”, dice il primo cittadino.

18.40 – Anonymous: “Sito Inps in crash? Hanno fatto tutto da soli”
“Caro Inps, vorremmo prenderci il merito di aver buttato giù il vostro sito web, ma la verità è che siete talmente incapaci che avete fatto tutto da soli, togliendoci il divertimento!”. Così Anonymous Italia smentisce su Twitter di aver avuto un ruolo nel crash informatico e negli attacchi hacker al sito dell’Inps.

18.35 – Esperti: “Non cambia nulla sulle passeggiate”
“Se si esce di casa con un bambino rispettando le norme, per un motivo preciso e previsto dai decreti, si può fare”. Ma “non c’è alcun motivo per portare a spasso un bambino in carrozzina, non va fatto e può essere imprudente”. Così il presidente della Società italiana di Pediatria e membro del Comitato Tecnico Scientifico Alberto Villani ha risposto a chi gli chiedeva quale fosse la corretta interpretazione della circolare del Viminale. “Esiste un Dpcm che dice che non è consentito uscire di casa se non per motivata ragione – ha aggiunto – e tutto resta esattamente come è”.

18.32 – Bozza decreto: stretta su allenamenti
Sono sospesi gli allenamenti anche per le società sportive e gli atleti professionisti. E’ la novità che compare nel dpcm con cui il governo prorogherà fino al 13 aprile le misure anti contagio da Coronavirus. Nella bozza del testo, suscettibile di modifiche, si legge che non solo sono “sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati” ma anche “le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non, all’interno degli impianti sportivi di ogni tipo”.

18.25 – In Rianimazione 4.035 persone, 12 in più
Sono 4.035 i malati ricoverati in terapia intensiva, 12 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.342 sono in Lombardia. Dei 80.572 malati complessivi, 28.403 sono poi ricoverati con sintomi e 48.134 sono quelli in isolamento domiciliare. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile.

18.20 – In 24 ore guarite 1.118 persone. In totale 16.847
Sono 16.847 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.118 in più di ieri. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 1.109.

18.15 – Altri 4.782 casi: totale 110.574
Sono complessivamente 80.572 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 4.782 contagi. Martedì l’incremento era stato di 2.107. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – è di 110.574. Il dato è stato fornito dalla Protezione Civile.

18.12 – Altre 727 vittime, in totale 13.155
Sono 13.155 i morti dopo aver contratto il coronavirus, con un aumento rispetto a ieri di 727. Martedì l’aumento era stato di 837. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile.

18.10 – Crolla mercato auto in Italia: -85% a marzo
Il Coronavirus fa crollare il mercato dell’auto italiano. Le immatricolazioni a marzo – secondo i dati del ministero dei Trasporti – sono state 28.326 a fronte delle 194.302 dello stesso mese del 2019, pari a un calo dell’85,42%. Nel primo trimestre sono state vendute 347.193 auto, il 35,47% in meno dell’analogo periodo dell’anno scorso.

18.07 – A Milano 611 nuovi casi
Crescono i numeri dell’emergenza coronavirus nella provincia di Milano dove i positivi sono 9522, con un incremento di 611 nuovi casi, mentre ieri erano stati 235 e l’altro ieri 347. A Milano città i positivi sono 3815, con una crescita di 159, mentre ieri erano stati 96. Sono i dati resi noti dall’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.

18.05 – Altri due medici morti, sono 67 in totale
Si allunga a 67 l’elenco dei medici morti per Covid-19. A quanto si apprende dalla Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri) l’ultima vittima c’è Marino Signori, classe 1958, medico del lavoro Asst Seriate e Andrea Carli, iscritto a Imperia ma che lavorava come medico di medicina generale nel Lodigiano. Era in pensione da un mese ed era partito per l’India in vacanza dove è morto (l’infezione verosimilmente sarebbe avvenuta prima della partenza).

18 – Pence: “Italia è paragone più simile a Usa”
“Pensiamo che l’Italia sia il paragone più vicino alla situazione Usa in termini di proiezioni”: lo ha detto il vicepresidente americano Mike Pence in una intervista alla Cnn.

17.45 – In Lombardia 1.565 nuovi casi e 394 morti
In Lombardia sono 44.773 i positivi, 1565 più di ieri; 11.927 i ricoverati non in terapia intensiva (44 più di ieri) mentre 1342 in terapia intensiva (+18). In totale sono stati eseguiti 121.449 tamponi.”Il dato dei deceduti lombardi” si mantiene costante lo ha detto l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera in diretta Facebook spiegando che oggi sono stati 394 i morti, mentre sono in frenata i ricoveri.

17.30 – Sito Inps di nuovo accessibile ma rallentamenti
Il sito dell’Inps è di nuovo accessibile ma ci sono rallentamenti per aprire i servizi delle prestazioni per coronavirus che da molte postazioni risultano ancora bloccati.

17.15 – Politecnico di Milano: “Stima fine decessi in 15/45 giorni”
I decessi attesi in Italia per coronavirus potrebbero esaurirsi entro il 15 aprile, o al massimo si dovrà aspettare fine maggio nello scenario peggiore. Intanto già dalla prossima settimana si potrà probabilmente assistere ad una significativa e persistente diminuzione dei pazienti nelle terapie intensive (TI).
È quanto riferisce all’ANSA Davide Manca, del Politecnico di Milano, autore di un report della Società Europea di Anestesiologia sulla situazione italiana.

17.00 – Verso decreto fotocopia per proroga serrata. Stretta su allenamenti
Il governo va verso un decreto fotocopia per prorogare le misure restrittive fino al 13 Pasqua. Ma potrebbe esserci anche una stretta sugli allenamenti, con la sospensione sia per i professionisti che non. Vale a dire che anche chi si stava allenando per le Olimpiadi deve smettere di allenarsi. Stesso discorso per le squadre di calcio: quelle che hanno convocato i giocatori per gli allenamenti non potranno più farlo.

16.45 – Istat sospende diffusione dati su fiducia
L’Istat sospende la diffusione dei dati sul clima di fiducia dei consumatori e delle imprese di marzo. L’Istituto di Statistica annuncia in una nota che “a seguito delle difficoltà operative legate all’emergenza Covid-19, le rilevazioni sui climi di fiducia sono sospese per il mese in corso. Di conseguenza sono cancellati il rilascio del relativo comunicato stampa e gli aggiornamenti sulla banca dati Istat previsti per il prossimo 24 aprile”.

16.40 – Istat: “A Bergamo mortalità + 337% in primi 21 giorni di marzo”
Nei primi 21 giorni di marzo al Nord i decessi sono più che raddoppiati rispetto alla media 2015-19. Il dato emerge dalla nota esplicativa dell’Istat che accompagna i dati sulla mortalità in Italia. Nell’analisi, che tiene conto di 1.084 comuni, si evidenzia in particolare la situazione di Bergamo, dove i decessi sono quasi quadruplicati “passando da una media di 91 casi nel 2015-2019 a 398 nel 2020”. “Incrementi della stessa intensità, quando non superiori – si legge -, interessano la maggior parte dei comuni della provincia bergamasca”.

16 – Gualtieri: “Garanzie 90% fino a 200 miliardi”
“Stiamo ultimando il lavoro per rafforzare” le misure per le imprese che “ci consentirà di erogare garanzie ulteriori per complessivi 200 miliardi”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri al question time alla Camera spiegando che le nuove norme consentiranno “il rilascio di garanzie fino a 90% per importi di finanziamento anche molto significativi a tutte le imprese italiane. Siamo quindi pienamente al lavoro per intervento a sostegno della liquidità che ci attendiamo libererà risorse al servizio dell’economia reale per ben oltre 500 miliardi.

15.30 – Verso decreto proroghe stasera
La proroga delle misure di contenimento sarà ufficializzata già stasera, con la firma di un nuovo Dpcm. Nel decreto firmato dal premier Giuseppe Conte non dovrebbero esserci novità, ma solo un posticipo della stretta che scadrà il 3 aprile, ovvero venerdì. Ieri in serata il presidente del Consiglio ha visto anche i capi delegazione delle forze di maggioranza, condividendo, tra le altre cose, il posticipo delle misure che, nel governo, veniva comunque dato per scontato. “La firma è prevista entro oggi”, confermano più fonti di governo.

15.02 – Venerdì Cdm su liquidità a imprese
Dovrebbe svolgersi venerdì, a quanto si apprende da fonti di governo, il Consiglio dei ministri per l’esame del decreto legge sulla liquidità alle aziende. Sul tavolo della riunione potrebbe esserci anche il rinvio delle elezioni amministrative in programma a maggio.

15 – Piemonte: “Nessun cambio su norme”
“Continuiamo con la linea del rigore e continuiamo a restare a casa. Nessun allentamento delle misure di contenimento in Piemonte”. Lo precisa il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, rispetto all’apertura da parte del Governo a brevi passeggiate genitore-figlio. “Nella nostra regione continuano a valere le regole più restrittive – aggiunge -. Bisogna continuare a stare a casa. Solo così vinceremo la battaglia”.

14.50 – Ministra Dadone: “Sanitari morti col virus vittime del dovere”
“Dobbiamo dare il giusto valore al coraggio di chi si sta battendo in prima linea contro il coronavirus. Ecco perché, nel corso dell’esame del decreto ‘Cura Italiz, stiamo provando ad estendere il riconoscimento di ‘vittime del doverè, con i relativi benefici, a chi perde la vita o subisce infermità permanente lavorando nei reparti ospedalieri, sugli autobus, nei supermercati, nelle farmacie e in tutte le altre trincee nelle quali si manda avanti il Paese, nonostante tutto”. Così la ministra della P.a, Fabiana Dadone, via Facebook, su emendamenti riformulati in arrivo.

14.45 – Truffe su raccolte fondi online, procura di Roma indaga
La Procura di Roma ha avviato una indagine in relazione alle truffe messe in atto via internet per la raccolta di fondi in favore di ospedali e strutture sanitarie coinvolte nell’emergenza coronavirus. Il procedimento è affidato al procuratore aggiunto Angeloantonio Racanaelli che ha delegato le indagini alla Polizia postale e agli specialisti dello Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic).

14.40 – Sicilia: “No a passeggiate genitori-figli”
No alle passeggiate genitori-figli. E’ la posizione assunta in Sicilia dal governatore Nello Musumeci e condivisa dal sindaco metropolitano di Palermo, Leoluca Orlando rispetto alle disposizioni del Viminale. “Le passeggiate si faranno quando finirà l’emergenza – dice il governatore -. Se ci sono dei casi di bambini affetti da particolari patologie questa esigenza della passeggiata potrà essere consentita ma soltanto davanti a una certificazione medica e per dieci minuti”.

14.30 – Sito Inps al momento non disponibile
Il sito dell’Inps “è temporaneamente non disponibile”. E’ quanto si legge aprendo il sito internet dell’Istituto di previdenza. Nell’home page si spiega che “al fine di consentire una migliore e più efficace canalizzazione delle richieste di servizio” l’accesso è sospeso. “Si assicura che tutti gli aventi diritto potranno utilmente presentare la domanda per l’ottenimento delle prestazioni”, assicura l’Inps.

14.21 – Pm Roma indaga su attacco hacker a Spallanzani
La Procura di Roma ha avviato una indagine in relazione all’attacco hacker tentato una settimana fa al sistema informatico dell’ospedale Spallanzani. Il procedimento è coordinato dal procuratore Michele Prestipino. Il reato per cui si procede è accesso abusivo a sistema informatico. La Procura di Roma sta valutando inoltre la vicenda relativa al presunto sabotaggio al San Camillo dove sono stati danneggiati computer dei laboratori per il test Covid-19.

14.20 – Mattarella: “Periodo travagliato ma lo supereremo insieme”
“Il Presidente della Repubblica, nell’impossibilità di rispondere personalmente a tutti coloro che a lui si rivolgono, li ringrazia molto ed esprime a ciascuno la sua personale vicinanza in questo periodo cosi travagliato della storia della nostra Repubblica, nella certezza che supereremo, assieme, questo difficile momento”. E’ quanto si legge in un “avviso” pubblicato sul sito del Quirinale e destinato ai tanti cittadini che in queste ore stanno scrivendo al capo dello Stato.

13.45 – Lincei: “Stiamo sperimentando medicina di guerra”
Una medicina di guerra e una ricerca di guerra: così l’Accademia dei Lincei ha definito l’attuale condizione dell’assistenza e della corsa a terapie e vaccini generata dall’emergenza dovuta alla pandemia di Covid-19. “Con i limiti della metafora, si può dire che stiamo sperimentando una medicina di guerra ed una ricerca di guerra. Troppo spesso siamo chiamati a rispondere al dramma dei pazienti con approcci empirici”, si legge nel documento.

13.38 – Caos Inps, Tridico: “Abbiamo ricevuto attacchi hacker”
“Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi, e anche stamattina, violenti attacchi hacker”. E’ quanto afferma il presidente dell’Inps Pasquale Tridico spiegando le difficoltà incontrate oggi dal sito Inps. “Questa mattina si sono sommati ai molti accessi, che hanno raggiunto le 300 domande al secondo, e il sito non ha retto. Per questo abbiamo ora sospeso il sito”. Tridico spiega all’ANSA che dopo gli attentati degli hacker “ovviamente nei giorni scorsi abbiamo informato le autorità di sicurezza nazionale, polizia e ministri vigilanti”

13.26 – Scuola, Azzolina incontra i sindacati in videoconferenza
La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha incontrato oggi, in videoconferenza, le Organizzazioni sindacali sull’emergenza coronavirus. All’ordine del giorno, la chiusura dell’anno scolastico in corso e l’avvio di quello che inizierà a settembre.

13.12 – Scuola, il ministero: “Su maturità a giorni decisione ufficiale”
Sugli Esami di Stato “il confronto è aperto e a giorni saranno comunicate decisioni ufficiali in merito”. È quanto rende noto il Ministero dell’Istruzione. È in corso un confronto per ascoltare le proposte di tutte le forze di maggioranza. “Le decisioni che saranno prese dovranno tener conto della situazione d’emergenza che il Paese sta vivendo. L’impegno è quello di lavorare su molteplici scenari”, dice il ministero il quale ricorda che la Ministra Azzolina si è sempre detta favorevole a una valutazione seria dell’anno scolastico in corso e degli Esami, “nel rispetto del lavoro che stanno portando avanti i docenti e dell’impegno di famiglie e studenti”.

12.42 – Lombardia, Fontana su circolare Viminale: “Equivoco, ora chiarito. Non cambia nulla”
“Non cambia niente da prima”: il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha così nuovamente commentato la circolare del ministero dell’Interno sulla possibilità per un genitore di portare fuori i bambini. Un messaggio che ha inserito anche nella lettera inviata oggi ai sindaci. “Ho avuto ieri un colloquio con il ministro Lamorgese” ha detto in un punto stampa spiegando che è stato “chiarito che si è trattato forse di un equivoco”. “Non cambia niente da prima” dato che resta “in vigore fino al 4 aprile” l’ordinanza della Regione Lombardia. Quindi i comportamenti attuali “devono essere mantenuti”. Con il governo “abbiamo risolto ogni problema”.

12.34 – Lombardia, Fontana: “E’ stato raggiunto il picco. Ma tenere alta la guardia”
“Siamo nel rispetto di quella linea di continuità nel senso che non esiste più incremento, siamo in piano”: lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. “Stiamo proseguendo nello sviluppare quell’ipotesi di tanti statistici ed epidemiologi secondo cui è stato raggiunto il culmine, si procederà in piano e poi secondo loro dovrebbe iniziare la discesa”, ha aggiunto. “Vale sempre il discorso che ho fatto decine di volte – ha proseguito Fontana – siamo contenti ma invitiamo i cittadini a tenere sempre molto alta la guardia altrimenti il contagio può riprendere”.

12.09 – L’Ema sta valutando una dozzina di potenziali vaccini
L’Agenzia europea del farmaco (Ema) sta valutando anche una dozzina di potenziali vaccini contro il Covid-19. Di questi, due hanno già iniziato la prima fase di sperimentazione, che richiede volontari sani. E’ però difficile prevedere, spiega sul suo sito, quando saranno pronti. Sulla base delle informazioni disponibili e delle esperienze passate, si stima che ci possa volere almeno un anno prima di avere un vaccino pronto per essere approvato e disponibile in sufficienti quantità per un uso diffuso.

11.54 – Inps nel caos per richieste bonus 600 euro. Sito bloccato o falle nell’accesso
Difficile accedere oggi al sito dell’Inps a causa dell’enorme quantità di richieste per l’indennità ai lavoratori autonomi che hanno dovuto interrompere la loro attività a causa dell’emergenza coronavirus. Stanno arrivando, ha detto questa mattina il presidente, Pasquale Tridico, 100 richieste al secondo. Alle 8.00 erano 300.000. Al momento non è possibile accedere al servizio e il sito è rallentato anche per tutte le altre richieste.

11.41 – Ordine dei medici: non usate lotto mascherine Protezione civile
Le mascherine ricevute nella giornata di ieri dagli Ordini dei medici provinciali da parte della Protezione Civile, circa 600mila pezzi, non sono autorizzate per uso sanitario. Per questa ragione, il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, Filippo Anelli, ricevuta tale comunicazione dal commissario Arcuri, ha inviato agli Ordini regionali una circolare invitando a “sospendere immediatamente la distribuzione e l’utilizzo di quanto ricevuto, informando eventuali medici o strutture che ne fossero già in possesso”.

11.18 – Conte: “Ritorno al lavoro sarà graduale e in sicurezza”
“Il Comitato tecnico scientifico ci invita a non abbassare la guardia. Dobbiamo programmare un ritorno alla normalità che deve essere fatto con gradualità e deve consentire a tutti, in prospettiva, di tornare a lavorare in sicurezza. Valorizzeremo ulteriormente i protocolli di sicurezza. Questo il nostro impegno”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, a quanto si apprende da chi è presente alla riunione, nel corso dell’incontro con le opposizioni.

11.03 – Speranza: “Non confondere primi segnali con cessato allarme”
“Attenzione ai facili ottimismi che possono vanificare i sacrifici fatti: non dobbiamo confondere i primi segnali positivi con un segnale di cessato allarme”. E’ il monito del ministro della Salute, Roberto Speranza, durante l’informativa al Senato. La “battaglia è ancora molto lunga – ha detto – e sbagliare i tempi o anticipare misure sarebbe vanificare tutto”.

10.54 – Conte alle opposizioni: “Decreto per dare liquidità alle imprese”
“Siamo al lavoro per anticipare in un decreto-legge, da adottare subito, le misure più urgenti per dare liquidità alle imprese. Avvertiamo tutta l’urgenza di intervenire prima possibile”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, a quanto si apprende, alle opposizioni riunite a Palazzo Chigi. Conte ha quindi annunciato un decreto per garantire liquidità alle imprese, da affiancare a quello di aprile per le famiglie.

10.42 – Renzi in Senato: “Non siano solo i virologi a gestire l’emergenza”
“Come gestire l’emergenza non può essere affidato solo ai virologi. La riapertura deve essere graduale e prudente ma deve essere strategica per non ripetere errori che ci sono stati. Non facciamo l’errore di dare ai tecnici il potere di decidere quello che tocca alla politica”. Lo ha detto nell’Aula del Senato Matteo Renzi (Iv) dopo l’informativa del ministro della Sanità Roberto Speranza sul coronavirus.

10.29 – Speranza: “Non è il tempo delle divisioni”
Il clima politico “positivo e unitario è una precondizione essenziale per tenere unito il Paese in questo momento difficile della nostra storia. Non è il tempo delle divisioni”. Lo ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza nell’informativa al Senato. “L’unità e la coesione sociale sono indispensabili in queste condizioni, come ha detto il presidente Mattarella”, ha sottolineato.

10.26 – Speranza: “Si investa sul servizio sanitario nazionale”
“Siamo nel pieno di un’esperienza durissima e drammatica, avremo tempo e modo di valutare ogni atto e conseguenza, ma a tutti è chiara una cosa: il Servizio sanitario nazionale è il patrimonio più prezioso che possa esserci e su di esso dobbiamo investire con tutte le forze che abbiamo”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza nel’informativa al Senato. “Sono convinto che il Parlamento – ha detto – saprà essere all’altezza di questa sfida”.

10.08 – Di Maio: “Quando riaprire? Ce lo dirà il comitato scientifico”
“Sarà la comunità scientifica a dirci quando riaprire, del tutto o in parte. C’è un comitato scientifico che dirà al governo quando potremo tornare alla normalità. Quello che posso dire è che quanto più saremo responsabili, stando a casa, prima riapriremo. Se invece continueremo a fare i furbi – i dati del ministero dell’Interno sulle denunce lo dimostrano – allungheremo i tempi della chiusura, che ovviamente ha anche un impatto economico”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un’intervista a Fanpage.

10.00 – Speranza: “Misure prorogate fino al 13 aprile”
Nel corso di un’informativa in Senato, il ministro della Salute ha confermato la già attesa proroga delle misure restrittive, per altre due settimane.

09.50 – Fontana: “Lamorgese chiarirà significato circolare”
“Ieri ho avuto un colloquio telefonico con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, la quale mi ha spiegato che non intendeva raggiungere quello scopo e che oggi probabilmente farà uscire un comunicato in cui chiarisce il significato” della circolare. Lo ha detto il governatore lombardo, Attilio Fontana, in collegamento con Cento Città su Radio 1

09.40 – Decaro: “Così si rischia di trovare più gente in strada”
“Rischiamo di trovare persone per strada in un momento in cui stiamo cercando di contenere il più possibile perché ci siamo accorti che contenendo, con le restrizioni, stiamo appiattendo quella curva che non sta per fortuna raggiungendo il picco”. Lo dice il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, commentando le nuove indicazioni del Viminale.

09.20 – Nas: controlli sulle strutture per anziani
Un’attività di monitoraggio e valutazione delle condizioni di mantenimento delle strutture ricettive destinate ad ospitare anziani e disabili è in corso da parte dei Nas, nell’ambito delle iniziative disposte dal Comando carabinieri per la tutela della salute per l’emergenza Coronavirus.

09.10 – Tridico (Inps): “100 domande al secondo, ma non s’è fretta”
“Dall’una di notte alle 8.30 circa, abbiamo ricevuto 300mila domande regolari. Adesso stiamo ricevendo 100 domande al secondo. Una cosa mai vista sui sistemi dell’Inps che stanno reggendo, sebbene gli intasamenti sono inevitabili con questi numeri”. E’ quanto afferma il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, che aggiunge: “Non c’è fretta, le domande possono essere fatte per tutto il periodo della crisi”

08.55 – Gallera: “Mascherine ferme in attesa di verifica Iss”
“Abbiamo imprenditori lombardi che in 10 giorni hanno riconvertito le produzioni e oggi stanno già sfornando milioni di mascherine al giorno ma si stanno accatastando nei nostri magazzini perché l’Iss deve fare le verifiche, questo è intollerabile”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, in collegamento Skype con ‘Aria Pulita’ su 7Gold.

08.49 – Viminale precisa: “Regole su spostamenti non cambiano”
“Le regole sugli spostamenti per contenere la diffusione del coronavirus non cambiano”. Lo precisa una nota del ministero dell’Interno riferendosi alla circolare diffusa ieri che “si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminale”. In particolare, “è stato specificato che la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute. Per quanto riguarda l’attività motoria è stato chiarito che, fermo restando le limitazioni indicate, è consentito camminare solo nei pressi della propria abitazione”.

08.37 – Gualtieri al Fatto Quotidiano: “In prossimo decreto risorse per 500 miliardi”
“Complessivamente ci attendiamo di liberare risorse al servzio dell’economia reale per almeno 500 miliardi”. Lo afferma in un’intervista al Fatto Quotidiano il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri illustrando la portata del prossimo decreto che sarà varato nei prossimi giorni. Per il ministro il provvedimento “sarà significavamente superiore al precedente e sufficiente e fornire per tutta la durata della crisi il doveroso sostegno alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese”.

08.26 – Gallera: “Spero cittadini ignorino circolare del Viminale”
“Spero che i cittadini ignorino questa folle, insensata e irresponsabile circolare, che stiano a casa e organizzino giochi con i propri figli”. Lo ha detto l’assessore al Welfare Giulio Gallera in merito al provvedimento del Viminale che autorizza la passeggiata genitori-figli. Come Lombardia “vedremo se c’è la possibilità di emanare ordinanze che la vanifichino. Lo valuteremo con il presidente Attilio Fontana”, ha aggiunto Gallera, in collegamento con Italia 7 Gold.

08.16 – Circolare Viminale, Crimi: “Non c’è allentamento, vale solo per bambini”
“Non c’è alcun allentamento dei controlli” e la circolare del Viminale si riferisce ai bambini molto piccoli quelli per cui “uscire è una necessità”, non certo “a un 15enne”. Lo chiarisce il viceministro agli Interni e capo politico M5s Vito Crimi a Radio Anch’io su Rai Radio 1. “Deve essere chiaro: non possiamo far pagare quello che sta accadendo ai bambini piccoli” che non possono essere “vittime dell’isolamento”.

08.05 – Borrelli: “Sud è ancora a rischio”
La situazione nei territori del nord resta la più drammatica, ma il sud è ancora a rischio, e nessuno può e deve pensare di poter abbassare la guardia. Lo sottolinea, intervistato dal Corriere della Sera, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, il quale osserva che non si sa quando si uscirà dall’emergenza coronavirus, ma è certo che senza le misure messe in campo, ora si conterebbero molti più morti. E per Borrelli, quando sarà finita, sarà molto difficile ripercorrere quel metro che ora separa le persone: “Dovremo essere abili a riavvicinarci all’altro gradualmente, senza perderne la fiducia”.

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