Su funivie e cabinovie potranno salire un massimo di persone pari a un terzo della capienza prevista. È uno dei provvedimenti contenuti nell’ordinanza firmata dal presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher che riguarda 6 comuni dell’Alto Adige: Selva di Val Gardena, Santa Cristina di Val Gardena, Dobbiaco, Monguelfo-Tesido, Predoi e Badia. Sono i paesi nei quali hanno soggiornato i 4 turisti tedeschi risultati positivi al rientro a casa dopo una vacanza in Alto Adige. Uno di loro, di 68 anni, ha seguito i mondiali di biathlon ad Anterselva. Un altro, 50enne del Baden-Württemberg, aveva passato cinque giorni a Selva di Val Gardena con sette amici tedeschi. Era tornato a casa prima del previsto, perché influenzato. Ora si trova nella clinica universitaria di Heidelberg, non è grave. Il residence nel quale aveva alloggiato è stato chiuso e la proprietaria è in isolamento. Intanto in Val Gardena piovono le disdette dei turisti per paura del virus.

Nei comuni dell’Alta Pusteria e delle valli ladine sono stati chiusi scuole, cinema e discoteche fino al prossimo 8 marzo. Sospese anche le attività culturali, ludiche, sportive e religiose con grandi assembramenti. Sono escluse dal provvedimento le manifestazioni sportive che si svolgono a porte chiuse. Non sono previste restrizioni per i comprensori sciistici, esclusa appunto la riduzione della capienza, con una limitazione dell’accesso, per quanto riguarda gli impianti di trasporto chiusi (funivie, cabinovie, etc.). All’interno di luoghi pubblici – chiese, musei, altri luoghi di cultura e strutture ricettive – la raccomandazione è di evitare gli assembramenti assicurando il mantenimento fra i frequentatori di una distanza minima di un metro. Anche nelle strutture di degenza sanitaria e nelle residenze per anziani pubbliche e private le visite devono essere limitate a un visitatore per degente. L’ordinanza ribadisce l’obbligo di adeguamento delle procedure di pulizia utilizzando disinfettanti contenenti alcol o a base di cloro in tutte le strutture ricettive e gli uffici amministrativi comunali e non, nei luoghi di culto e nelle strutture sportive, così come l’affissione del decalogo dei comportamenti da seguire per ridurre la diffusione del Covid-19.

Kompatscher ha riferito che sono in corso tutti i controlli di persone che sono state in contatto con i turisti poi risultati positivi. Per i quattro casi confermati si tratta di tedeschi, mentre altri nove casi sospetti sono residenti in Germania, Francia e Inghilterra. Tre turisti ‘positivi’ hanno soggiornato in Val Gardena e uno a Monguelfo. In alcuni casi – ha spiegato il governatore – sono stati i pazienti stessi ad informare gli affitta camere che a loro volta hanno avvertito gli enti locali. Kompatscher ha perciò auspicato che il flusso di informazioni a livello istituzionale tra i vari Paesi venga consolidato. Non è, inoltre, chiaro se i contagi sono avvenuti all’interno della comitiva oppure in loco. “Fino a questo momento abbiamo un unico caso di contagio da Covid-19 che riguarda una persona residente in Alto Adige”, ha infine sottolineato il presidente della Provincia.

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