La serie Galaxy Note di Samsung è una delle più particolari del panorama smartphone, grazie soprattutto all’abbinamento tra gli ampi display di alta qualità, il software e la S-Pen, che ne aumenta la produttività. Ovviamente tutto ciò ha avuto sempre un prezzo particolarmente elevato, che ha reso questi dispositivi non alla portata di tutti. Per questo il produttore sudcoreano ha deciso di proporre una variante più economica, Galaxy Note 10 Lite.

Arrivato sul mercato a 629 euro con 6 Gigabyte di RAM e 128 Gigabyte di memoria interna ( ma lo si può reperire su Amazon a 559 euro), rappresenta una soluzione decisamente più accessibile, ma al tempo stesso ha imposto alcuni inevitabili compromessi che potrebbero minarne la validità, come ad esempio la scocca in plastica, un processore datato di due anni e un’autonomia che non eccelle. A cifre ancora inferiori, è possibile ad esempio acquistare gli smartphone top di gamma dello scorso anno, come ad esempio lo Huawei P30 Pro che si può trovare su Amazon a 550 euro, con prestazioni complessivamente superiori e una qualità più elevata. Certo, non ha la S-Pen, ma l’utilità di questo accessorio andrà valutata attentamente dal singolo utente.

Design e schermo

Partiamo da un primo difetto, che è poi una semplice constatazione di fatto: il Galaxy Note 10 Lite non è uno smartphone ergonomico, almeno per chi non è dotato di mani particolarmente grandi. I bordi meno curvi rendono più facile l’impugnatura ed evitano che lo smartphone possa erroneamente scivolare di mano, ma le dimensioni pari a 163,7 x 76,1 x 8.7 mm non rende facile utilizzarlo con una sola mano. Elevato anche il peso complessivo di 199 grammi, per fortuna però ben distribuito.

Da un punto di vista estetico e realizzativo, lo smartphone presenta una cover in policarbonato e un comparto fotografico alloggiato in un modulo quadrato, non proprio bello da vedere, almeno soggettivamente. Il modulo è comunque poco sporgente e non crea quindi nessun problema di stabilità quando poggiato su un piano.

Nella parte bassa troviamo l’alloggiamento per la S-Pen, mentre accanto alla porta USB Type-C, fa ritorno il jack audio da 3,5 mm sparito su Galaxy Note 10 e Note 10 Plus. Di contro però il Galaxy Note 10 Lite perde la certificazione IP68.

Per il display infine Samsung ha scelto un ampio e ottimo pannello Super AMOLED Infinity-O da 6,7 pollici con rapporto di forma in 20:9 e risoluzione Full-HD+ (2400 x 1080 pixel), con la fotocamera frontale ospitata in un foro centrale. La qualità è elevata, con neri profondi, colori vividi, ottimo contrasto e leggibilità in ogni condizione di luce, grazie anche a un’elevata luminosità massima e a un buon trattamento oleofobico. Non manca poi la modalità Always-On-Display per visualizzare le informazioni basilari con lo schermo spento. Il sensore biometrico per il riconoscimento delle impronte digitale è stato posizionato sotto il display, ma purtroppo è risultato spesso lento e impreciso, ma è possibile sfruttare anche il riconoscimento del volto, affidato alla fotocamera anteriore, che resta nella media.

Fotocamera

Buone notizie invece giungono dal comparto fotografico. Galaxy Note 10 Lite può contare su una tripla fotocamera posteriore con sensore principale da 12 Mpixel (f/1.7 e stabilizzatore ottico d’immagine), teleobiettivo da 12 Mpixel (f/2.4, zoom ottico 2X, sempre con OIS) e grandangolare da 12 Megapixel (f/2.2).

Lo smartphone garantisce ottimi scatti in diurna con una buona quantità di dettagli, colori vivaci e ampia gamma dinamica, anche se va notata qualche difficoltà nel separare i dettagli in casi di fasci di colore uguale, come il fogliame di piante e alberi. Come spesso accade però i risultati peggiorano un po’ in notturna, nonostante sia possibile ottenere scatti piacevoli. La modalità notturna inoltre spesso migliora la scena aumentando la luce e mostrando un maggior numero di dettagli. Buoni anche i risultati in modalità ritratto, con il soggetto che appare scontornato in maniera naturale. I video possono essere registrati fino alla risoluzione 4K a 60 FPS.

I selfie scattati con la fotocamera anteriore da 32 Megapixel (f/2.2) sono anch’essi di buon livello, anche se i colori a volte sembrano meno naturali rispetto alla fotocamera posteriore e lo scontorno non è altrettanto convincente. In notturna poi subentra un po’ di rumore digitale, con una notevole perdita di dettagli.

Prestazioni e autonomia

Come detto in apertura, Samsung ha scelto per questo smartphone il processore Exynos 9810, risalente al 2018. Voler distinguere le versioni Lite dai modelli top di gamma utilizzando un SoC diverso è certamente comprensibile, ma Samsung avrebbe potuto quantomeno utilizzare il più recente Exynos 9820. Il chip è poi abbinato a 6 Gigabyte di RAM e a 128 Gigabyte di memoria espandibile, ma nonostante questo lo smartphone non è risultato sempre fluido e scattante. Qualche lag è visibile e in alcuni casi ci sono stati dei blocchi che ci hanno costretti a chiudere tutte le applicazioni in background per poter svolgere efficacemente il task del momento.

Galaxy Note 10 Lite ha comunque il merito di essere arrivato sul mercato con Android 10, l’ultima versione del sistema operativo del robottino verde, personalizzata con l’interfaccia grafica proprietaria One UI 2.0, con tutte le funzioni che abbiamo imparato a conoscere, come la modalità a una sola mano, le gesture di navigazione, l’editor video, la barra laterale per accedere rapidamente alle applicazioni preferite e i temi, senza dimenticare la funzione Smart View che consente di trasmettere i contenuti dello smartphone su dispositivi esterni, come smart TV e PC.

A fare la differenza comunque è soprattutto la S-Pen che è identica nella forma e nelle funzioni a quella dei fratelli maggiori. Con essa è possibile prendere appunti direttamente sulla schermata di blocco dello smartphone e poi convertirli in un file Word, PDF, immagine o di testo. È possibile controllare a distanza il comparto fotografico o ancora effettuare ritagli dello schermo per poterli poi salvare, spostarli sullo schermo o scriverci sopra; creare messaggi animati, tradurre una porzione di testo, disegnare e molto altro ancora. L’utilità di queste funzioni però è fortemente soggettiva: starà dunque al singolo utente valutarne l’importanza e il peso rispetto alle mancanze che abbiamo evidenziato.

Tra queste ad esempio c’è anche l’autonomia che, nonostante la presenza di una batteria da 4500 mAh, non sorprende particolarmente, per quanto sia comunque sufficiente per coprire una giornata lavorativa. In giornate particolarmente intense tuttavia potrebbe essere necessario effettuare almeno una ricarica. La batteria supporta la ricarica rapida da 25 W, mentre non è presente la ricarica wireless.

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