È possibile essere negativi al test dopo avere avuto un’infezione da coronavirus Sars CoV2. È il parere di Giorgio Palù, ordinario di Microbiologia e Virologia dell’ Università di Padova, dopo il caso del dipendente della Mae di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza) attualmente isolato nell’ospedale Sacco di Milano, risultato negativo al tampone. Ci sono diversi motivi per i quali questo può accadere e al momento non ci sono elementi sufficienti per preferire un’ipotesi a un’altra, dice l’esperto. “Come tutti i test, anche quello per il coronavirus è suscettibile al prelievo“, dipende cioè dal punto in cui è stato fatto il prelievo con il tampone, per esempio se dalla gola o dal naso.

“È possibile che l’infezione sia passata dalle vie aeree superficiali a quelle profonde”, ha osservato l’esperto. Le ipotesi in campo sono comunque diverse e al momento non ci sono elementi per decidere quale sia la più valida. Non si può quindi escludere che “quando l’uomo ha fatto il test non aveva più virus rilevabile“, o che il contagio sia avvenuto dopo un contatto con un’altra persona o ancora in modo indiretto, per contato con oggetti esposti al virus. ”

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