Stop alla circolazione delle auto diesel a Roma per la giornata di martedì 14 gennaio: l’ordinanza sindacale è stata annunciata perché i valori di inquinamento dell’aria della Capitale non accennano a diminuire. I veicoli più inquinanti erano già stati fermi nelle giornate di domenica e lunedì, per martedì la limitazione è stata estesa ai motori diesel da “Euro 3” a “Euro 6” al mattino, dalle 7:30 alle 10:30 e nel pomeriggio, dalle ore 16:30 alle 20:30.
L’ordinanza, la cui possibilità era stata preannunciata ieri, è stata adottata “visto il persistere a Roma degli elevati livelli di inquinamento da PM10 rilevati dalla rete urbana di monitoraggio e validati dall’Arpa Lazio“, situazione che si prevede resterà critica anche nei prossimi giorni. La limitazione riguarderà tutti i veicoli privati alimentati a gasolio che non potranno circolare nella Ztl “Fascia Verde” di Roma nelle due fasce orarie indicate. La limitazione riguarda anche i ciclomotori e motoveicoli Euro 0 ed Euro 1 e le automobili Benzina Euro 2. Resta l’interdizione completa all’ingresso nella Fascia Verde per i veicoli a motore diesel ‘Euro 1’ ed ‘Euro 2’. Il testo dell’ordinanza e le relative deroghe sono consultabili online sul portale di Roma Capitale. “Inoltre, il provvedimento prevede che gli impianti termici dovranno essere gestiti in modo da garantire una temperatura dell’aria negli ambienti non superiore a 18°C o 17°C in funzione del tipo di edificio”.
La sindaca Virginia Raggi ha spiegato le ragioni dell’ordinanza in un post su Facebook: “In questi giorni la qualità dell’aria a Roma continua a registrare troppo smog. Per questo è in vigore il divieto di circolazione ai veicoli più inquinanti, che proseguirà anche domani. Tutto questo si può evitare se ognuno di noi, nel suo piccolo, contribuisce a non inquinare ancor di più l’aria” conclude, suggerendo comportamenti “viruosi” come condividere l’auto o scegliere i mezzi pubblici. Decisione fortemente criticata dalla Lega, che parla di “è terrorismo psicologico” mentre il Pd attacca la sindaca che, dicono, “dopo quasi tre anni non è riuscita a fare nulla contro l’inquinamento”. Per Legambiente Lazio, lo stop del Campidoglio arriva tardi mentre secondo Coldiretti servono interventi strutturali con la diffusione del verde pubblico e privato.
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