Poco prima di Natale, un regalo di Vodafone mi ha confermato che anche in Italia i tempi sono maturi per l’e-book. Di cosa sto parlando? Semplice, ogni venerdì Vodafone fa un regalo ai suoi abbonati e io ho ricevuto la possibilità di scaricare gratis un e-book da Ibs. Ovviamente ho attivato subito la procedura. L’operazione non è stata particolarmente difficile, basta seguire le indicazioni. Il cliente riceve l’sms di Vodafone che comunica la proposta/regalo, richiede il codice offerta, approda dalla sua app su una pagina di Ibs dove può scegliere il suo e-book in una rosa di titoli, nel mio caso erano cinque. Il libro digitale è leggibile da pc, smartphone, tablet, e-reader.

Naturalmente ho subito cercato di saperne di più dall’operatore telefonico e dal portale di vendita online. Col primo niente da fare, bocche rigorosamente cucite; mentre da Ibs ho avuto qualche informazione. La partnership tra Ibs e Vodafone è iniziata nel 2015 e da allora si è consolidata, crescendo di anno in anno grazie a un rapporto di stretta collaborazione che si avvantaggia della intermediazione di Jakala. Ibs partecipa come erogatore del premio tre/quattro volte all’anno nelle campagne legate al programma loyalty Happy, ad esempio Happy Friday, che parlano a milioni di clienti.

Le campagne e-book implicano sempre un accordo di Ibs con gli editori dei titoli coinvolti nella promo, perché i libri digitali non possono essere oggetto di promo non concordate per via di un regime molto ferreo che regola il diritto d’autore.

Il portale di vendita online ha scelto di collaborare con Vodafone per ottenere maggiore visibilità. Le campagne, infatti, portano molto traffico sul sito Ibs e conseguente acquisizione di clienti/lettori. Indubbiamente è un ulteriore modo per promuovere l’avvicinamento al libro, omaggiando un e-book che per il cliente potrebbe essere anche il primo della vita. E magari potrebbe scoprire che leggere digitale è molto piacevole.

Ho cercato di indagare sul numero di clienti che hanno accettato il regalo digitale e su quanti hanno effettuato il successivo download del libro, ma il portale non ha dato i numeri. Patricia Veltri, responsabile delle partnership per ibs.it, ha solo precisato che è un’attività che dà molte soddisfazioni.

Insomma l’uso dei libri digitali sta diventando la normalità anche in Italia, come ha certificato anche il recente report “Cittadini e Ict” diffuso dall’Istat: nel 2019 il 6,1% ha utilizzato e-book, smart watch o altri dispositivi mobili.

Articolo Precedente

‎L’intelligenza artificiale di Google riconosce i tumori dalle radiografie meglio di un essere umano

next
Articolo Successivo

Acer Aspire 3, notebook 15 pollici versatile, in sconto su Amazon

next