Una giornata a Roma, come ai vecchi tempi, per cercare di ricompattare il Movimento ed evitare nuove uscite tra i pentastellati. Beppe Grillo e Davide Casaleggio si sono presentati insieme nella Capitale e dopo una serie di colloqui, hanno partecipato al lancio del Piano innovazione del governo al Tempio Adriano di Roma. Al termine del discorso, i due hanno salutato Giuseppe Conte con il quale hanno scambiato alcune parole: un segnale di vicinanza in un momento delicato per i grillini. Solo una settimana fa infatti tre senatori hanno lasciato il M5s per aderire alla Lega, mentre ieri quattro non hanno votato la fiducia e uno (Gianluigi Paragone) ha votato contro. Proprio Paragone, secondo le agenzie di stampa, era assente all’incontro a Palazzo Madama.

Anche per cercare di arginare l’emorragia di parlamentari, infatti, Grillo e Casaleggio hanno incontrato i senatori e i deputati nell’assemblea serale. “Qualcuno si dimentica che siete qui come portavoce e non come parlamentari”, ha puntualizzato il fondatore che ha quindi rinnovato fiducia a Luigi Di Maio, appena rientrato dalla Libia, e vittima in mattinata di un attacco dello stesso Paragone. “Ma perché dovete parlare di Luigi Di Maio come capo politico? Non ha più il potere del capo politico, ce l’ha solo scritto sul biglietto da visita”, ha detto il senatore dissidente su Rai 3. “Nessuno è in grado di fare quello che fa Luigi, va sostenuto. Tempo al tempo si sistemeranno tutte le cose”, sono state le parole di Grillo a Palazzo Madama.

Anche ai senatori occorreva un’iniezione di tranquillità dopo le tre defezioni di pochi giorni fa: “Mi hanno tranquillizzato loro. Non posso convincere nessuno a restare, oggi io sono l’anti-emorragico”, ha detto il fondatore, che è stato accolto da un lungo applauso dei presenti: “Parlate di cose belle e di futuro“, è stata una delle frasi pronunciate per dare la carica ai suoi. “Siamo al governo ora. Dobbiamo portare il Pd sui nostri temi, è questo che dobbiamo fare”, ha aggiunto ripercorrendo quanto detto nel suo discorso a Italia 5 stelle a Napoli. “Per fare cose occorre tempo e serve pazienza, Se molliamo in questo palazzo tornano quelli che hanno distrutto il Paese”. Davanti ai deputati ha invece aggiunto: “Non dobbiamo pensare al Pd com’era. Io non ho problemi a stringere la mano ad uno del Pd su cose alte. Parlo con chiunque”.

Durante il suo intervento al Senato, il garante del Movimento ha rimarcato anche il cambio di passo tra i due governi che si sono susseguiti col M5s. “Prima c’era una comunicazione muscolare, da spallate e colpi bassi, da rugbisti – ha detto agli eletti – ora invece lanciamo la palla, da una parte e dall’altra, come fossimo tennisti. Tic, tac, tic, tac”. La stessa metafora, quella dei tennisti, Grillo la usa per le Sardine: “Sono da tenere d’occhio, sono tennisti in un mondo di rugbisti. Non sono come il M5S delle origini, non vogliono riformare la società ma igienizzarla, e non è sbagliato. È un movimento che ha capito che in Italia ci sono troppi che vivono in un mondo di rugbisti, nel fango, sporchi e violenti e vogliono fare i tennisti”. A chi gli chiede del fatto che oggi in piazza ci sono le Sardine e non il M5S, il comico replica: “Vedremo, ora è giusto ci siano loro”.

Grillo ha anche scherzato con i suoi sulla giustizia e difeso Casaleggio. “So che siete contrari a sta roba delle manette, si può usare più ironia nel comunicare invece che questi messaggi”, ha detto il fondatore del Movimento. Mentre ha definito la piattaforma Rousseau “un’idea bellissima, una grande idea. Sono andato anche in Giappone a parlare di Rousseau. Casaleggio è persona onesta e capace che fa le cose a costo zero”.

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