Come mai un paese come Golfo Aranci, ex colonia di pescatori oggi al centro del triangolo d’oro della Costa Smeralda, sente il bisogno di intitolare una piazza appena ristrutturata alla memoria di Francesco Cossiga? Cosa c’entra l’ex presidente della Repubblica (di Sassari) morto nel 2010 con la piccola comunità gallurese? Non è piaciuta l’idea del sindaco Mario Mulas di intitolare il nuovo spazio alla memoria di questo sardo “illustre” (è stato anche capo del governo e più volte ministro), ma del tutto estraneo alla vita e alla storia di Golfo Aranci. Una decisione calata dall’alto, lamentano le opposizioni, cristallizzata in una delibera e mai condivisa nell’aula del consiglio comunale, dove – dicono i partiti di minoranza – avrebbe meritato un’adeguata discussione.

Le opposizioni locali infatti chiedono in punta di diritto di azzerare la delibera comunale, poiché l’atto sarebbe viziato dalla mancata concessione della deroga prefettizia alla legge che prescrive di intitolare un luogo pubblico non prima di dieci anni dalla morte della persona (Cossiga è morto il 17 agosto 2010). “Il nome di quella piazza dovrebbe rappresentare l’aggregazione, lo spirito e l’appartenenza di una comunità e sarebbe stato importante coinvolgere la popolazione e scegliere tutti assieme”, spiegano i consiglieri del gruppo di minoranza Cambia con Noi, Andrea Viola, Giuly Masala, Giorgio Muntoni e Michelino Greco, che insieme hanno iniziato una raccolta firme fra i cittadini di Golfo Aranci.

“Non comprendiamo le ragioni di una scelta così poco ragionata in seno alla nostra comunità che avrebbe bisogno di sentirsi partecipe e protagonista delle scelte dell’amministrazione. Invece nulla, abbiamo appreso come tutti la notizia dai giornali. Per questo abbiamo promosso un referendum consultivo comunale”. L’agguerrita minoranza non si arrende nemmeno davanti al parere della Soprintendenza, che “ferma restando la necessaria acquisizione della deroga prefettizia ex articolo 1 della legge 1188 del 1927”, ha espresso parere favorevole all’istanza di nuova intitolazione da parte del Comune in quanto l’area interessata, genericamente nota come La Piccola, sarebbe “priva di ulteriori appellativi tradizionali”, e non costituirebbe una cancellazione della “denominazione storica”.

Il tributo all’ex presidente non è la prima contestazione alle scelte dell’amministrazione di Golfo Aranci. Controversa fu anche una decisione del predecessore del sindaco e suo cugino di primo grado, Giuseppe Fasolino, oggi assessore al Bilancio in Regione nella giunta di Christian Solinas in quota Forza Italia. Fasolino e la sua giunta comunale fecero posizionare all’interno della rotatoria all’ingresso del paese una singolare stele celebrativa, simile ad un obelisco egizio, composto di blocchi di granito alternati per strati. Sulla sommità campeggiava un triangolo equilatero, simbolo per eccellenza della perfezione massonica. Il monumento, alto 12 metri, ricorda una torre di trasmissione radio in omaggio al genio di Guglielmo Marconi che proprio qui realizzò con successo il primo esperimento di telegrafia senza fili tramite l’invio di onde radio. L’opera, eseguita in affidamento diretto dallo scultore Lorenzo d’Andrea per la cifra di 98mila euro, è menzionata nell’archivio notizie del sito del Grande Oriente d’Italia dove d’Andrea viene citato come “fratello” e dove nel giorno dell’inaugurazione si annuncia la presenza, su invito dell’amministrazione comunale, del gran maestro onorario del Grande Oriente Mauro Lastraiolo.

Di recente, Fasolino è salito agli onori delle cronache per un maxi-pignoramento, scattato un anno fa in seguito all’accertamento di un debito di 425mila euro per contributi non versati fra il 2009 e il 2017. Circostanza che non gli ha impedito, poco dopo, di diventare uno degli assessori più “blindati” di Solinas, che guarda caso, prima della conversione al sardismo era stato allevato alla scuderia centrista dell’Unione Democratica fondata proprio da Francesco Cossiga sul finire degli anni Novanta.

Il giovane Solinas è cresciuto nella sezione sarda dell’Uds di Mariolino Floris, dove ha mosso i primi passi come consigliere comunale e da dove ha posto le basi per la sua successiva scalata politica, che lo porta a sedere nella poltrona presidenziale dell’Ersu, nel 2004. Una strada segnata per il giovane enfant prodige democristiano, che vantava un’amicizia diretta con lo stesso Cossiga, di cui era sempre stato grande ammiratore. Stima evidentemente condivisa anche da Mario Mulas, successore (oltre che parente) di Fasolino alla guida di Golfo Aranci, che ha già annunciato la data per l’inaugurazione della nuova piazza intitolata all’ex presidente Cossiga: il taglio del nastro avverrà – salvo sorprese – il 14 dicembre.

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