Il 2019 della Ferrari non è stato uno tra i più entusiasmanti per gli amanti della Formula1. Nonostante una fase di metà stagione che sembrava poter rimescolare le carte con le tre vittorie consecutive rosse di LeClerc e Vettel, tra errori, incomprensioni e inaffidabilità della vettura il titolo è finito comodamente in mano a Lewis Hamilton per il suo sesto titolo iridato, insieme al titolo costruttori per la Mercedes. Una stagione sfortunata che concede però a Ferrari un sorriso in questo ultimo mese del 2019, un sorriso “virtuale”.

Il simdriver italiano David Tonizza ha infatti conquistato il 4 dicembre a Londra il titolo piloti della Formula1 Esports Series, il campionato parallelo della massima serie automobilistica disputato sul videogioco Formula1 e organizzato direttamente da Formula1. Tonizza è entrato a far parte del team Ferrari proprio nel 2019, anno in cui anche la scuderia di Maranello ha deciso di schierarsi sulla griglia virtuale, seguendo l’esempio delle altre nove scuderie che già nel 2018 avevano intrapreso questo percorso nei videogiochi competitivi: alcune collaborando con realtà già affermate dell’esports internazionale come Renault con il Team Vitality, organizzazione esports parigina, altre mettendo in piedi strutture proprie.

L’assenza della Ferrari dal circuito virtuale nel 2018 – unica a non correre nella seconda edizione del campionato promosso da Formula1 – era pesante, considerato che si tratta della scuderia più premiata della storia e, verosimilmente, di uno dei brand italiani più famosi al mondo. Con il senno di poi si potrebbe però affermare che, in linea con i suoi principi, il team abbia deciso di gareggiare quando ha capito di poter essere competitivo, di poter concretamente vincere. La scelta della Ferrari è ricaduta su tre piloti italiani: Amos Laurito, David Tonizza e Gianfranco Giglioli.

I tre simdriver della Ferrari, alla sua prima partecipazione nella F1 Esports Series

Tutti nomi ben conosciuti nell’ambiente del simracing italiano, ovvero le competizioni realizzate sui simulatori di guida. Simulatori che, ormai, sono molto simili agli stessi strumenti che utilizzano i piloti di Formula1 per allenarsi sui vari circuiti senza dover scendere necessariamente in pista. Un mondo nuovo che abbiamo già raccontato a febbraio attraverso le parole di Giorgio Mangano, simdriver della Williams Racing Esports.

In totale i simdriver italiani partecipanti alla F1 Esports Series, targata New Balance, sono stati cinque: oltre ai tre citati la menzione è d’obbligo anche per Manuel Biancolilla della Toro Rosso ed Enzo Bonito della McLaren. A farsi spazio tra tutti fin dall’inizio è stato però David Tonizza: vincitore all’esordio nella prima e nella seconda gara ufficiale del campionato sui circuiti di Bahrain e Shanghai, centrando il tris alla quinta gara a Spielberg. Alla finale mondiale di Londra, disputata alla GFinity Arena, si è presentato da leader in classifica con 146 punti, 26 in più del diretto concorrente Frederik Rasmussen della Red Bull Racing.

Nella capitale inglese, per regolamento, si è giocato negli ultimi tre circuiti della stagione con 75 punti ancora a disposizione: Suzuka, Cota e Interlagos. Le prime due gare hanno regalato a Rasmussen la testa della classifica con appena 4 punti di vantaggio sull’italiano e sui suoi tifosi che vedevano sfumare piano piano il sogno di alzare al cielo il trofeo. È solo nell’ultima gara a Interlagos che arriva il trionfo: il secondo posto di Tonzilla, com’è ormai conosciuto a livello internazionale, vale 18 punti in classifica, più che necessari per tornare in testa visto l’unico punto portato a casa dal rivale, decimo, a cui non resta che consolarsi con la vittoria per il suo team (RBR) del titolo “costruttori”.

Contattato immediatamente dopo la vittoria, Tonizza ha così commentato a caldo la sua vittoria: “Questo è uno dei giorni più speciali della mia vita: riuscire a vincere il titolo di F1 Esports Series al primo anno non rientrava nemmeno nei miei sogni, mi sembrava qualcosa di irraggiungibile. Invece, grazie alla grande famiglia Ferrari che mi ha accolto dentro FDA Hublot Esports Team, ho avuto la possibilità di acquisire nuove conoscenze e di potermi allenare per diventare un sim driver di alto livello. In questa stagione ho vinto tre corse, e in tal senso devo ringraziare il mio Team Principal, Alessio Cicolari per i preziosi suggerimenti che non mi ha mai fatto mancare.”

Con la vittoria di Tonizza il 2019 si tinge totalmente d’azzurro negli esports a motori: oltre alla Formula1, anche la MotoGP ha visto la vittoria di un italiano con il trionfo di Andrea Saveri, driver della Ducati. Sia a livello di giocatori che a livello di team l’Italia sembra essere riuscita a ritagliarsi un posto da protagonista nell’esports delle simulazioni sportive.

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