Non si sbloccano le nomine a viale Mazzini. E visto che oggi scadeva il contratto di Carlo Freccero, l’amministratore delegato Fabrizio Salini assumerà la direzione ad interim di Rai2. La notizia filtra dalla riunione del consiglio di amministrazione. L’incertezza sulle risorse – con un emendamento alla manovra in valutazione in parlamento su un ulteriore prelievo all’extragettito del canone – che mette a rischio la realizzazione del piano industriale.

Parallelamente c’è il binario politico. Viste le resistenze di ambiente parlamentare per il “dopo Freccero“, sono saltate le nomine che erano attese nella riunione di oggi. E infatti Salini non aveva presentato i curricula dei candidati entro la scadenza fissata a ieri. Nel corso della riunione, oltre a ringraziare Freccero per il lavoro svolto, sono stati auditi Roberto Nepote, direttore marketing, e Roberto Sergio, direttore Radio Rai.

“I giornali mettono nero su bianco che a bloccare le nomine Rai sarebbe stato il ministro degli Esteri e leader del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio. Addirittura viene detto che Di Maio avrebbe posto persino veti su questo o quel giornalista da nominare in questa o quella direzione di tg. Se fosse confermato, saremmo di fronte ad un’ingerenza gravissima sul servizio pubblico. Perché Di Maio, a diverse ore dalla pubblicazione dei quotidiani, non ha ancora smentito? Perché dal Governo e dal presidente del Consiglio non sono arrivate smentite? Membri del Governo decidono addirittura singoli direttori? Se un giornalista non sta simpatico a Di Maio non può dirigere un tg Rai?”, attacca su facebook renziano Michele Anzaldi, segretario della commissione Vigilanza.

Il riferimento è a un retroscena pubblicato da Repubblica secondo il quale i 5 stelle avrebbero messo il veto sul nome di Mario Orfeo. Dopo il cambiamento di maggioranza di governo, infatti, i partiti devono acora mettersi d’accordo. Sul piatto ci sono le poltrone di direttore del Tg3, dove il Pd vorrebbe piazzare appunto Orfeo. In ambienti dem viene vista come una scelta di equilibrio visto che il direttore del Tg1 Giuseppe Carboni è considerato vicino al M5s e Gennaro Sangiuliano espressione della Lega. L’attuale direttrice del Tg3, Giuseppina Paterniti, avrebbe dovuto essere spostata a Rainews, posto ambito anche dall’attuale vertice del Tgr Alessandro Casarin. Sul tavolo anche la direzione Approfondimenti, dalla quale dipendono i talk-show: in pole ci sarebbe Francesco Giorgino, che si è recentemente avvicinato al M5s.

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