Aveva chiamato il 113 intorno alle 22, segnalando che sua moglie, di origini brasiliane, si era allontanata portando via i loro due figli. Ma la donna era andata a prendere alcune taniche di benzina che, una volta tornata a casa, ha usato per far esplodere la l’appartamento uccidendo così il marito. È successo la sera del 25 novembre, intorno alle 22.30, in una palazzina del quartiere di Campomoro, a Rieti.

La vittima è Valerio Amadio, commesso di 44 anni in supermercato del luogo. La moglie, invece, è ricoverata in stato di fermo al Sant’Eugenio di Roma in gravissime condizioni a causa delle ustioni riportate su tutto il corpo. I due figli della coppia si sono salvati perché fortunatamente non erano in casa. Secondo le prime informazioni di vigili del fuoco, polizia, carabinieri e personale del 118, accorsi sul luogo, l’esplosione sembrava essere stata causata da una fuga di gas fuoruscita da una bombola da cucina. Ma nel giro di poche ore è emersa la verità: dopo una violenta lite, la donna ha cosparso il marito di benzina e gli ha dato fuoco provocando l’esplosione del loro appartamento.

Sarebbero state proprio le urla dell’uomo a richiamare l’attenzione dei vicini, che a loro volta hanno chiamato i soccorsi e le forze dell’ordine. Le fiamme hanno ucciso l’uomo e hanno investito la donna che ora lotta tra la vita e la morte nel Centro grandi ustionati all’ospedale Sant’Eugenio di Roma dove è stata subito trasferita. Si trovano invece ricoverati all’ospedale De Lellis di Rieti, sotto shock, i due figli della coppia, di 7 e 15 anni, si sono salvati perché durante la lite si erano allontanati e al momento dell’incendio si trovavano all’esterno dell’abitazione. Nei momenti successivi all’esplosione tutti gli inquilini in preda al panico sono scesi in strada e alcune palazzine sono state evacuate. La donna risulta indagata per omicidio.

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