Dopo una latitanza che durava dal 2012 e la cattura, lo scorso 8 agosto, in Bretagna, la Francia ha deciso di scarcerare Vincenzo Vecchi, esponente dell’area anarco-autonoma milanese, l’ultimo black bloc condannato definitivamente a 11 anni e mezzo di carcere, di cui l’Italia aveva chiesto a Parigi l’estradizione. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Rennes che ha definito “irregolare” il mandato d’arresto europeo, legato al suo ruolo nei fatti di Genova per i quali è ritenuto tra i protagonisti delle devastazioni al G8 del 2001.
Una decisione che soddisfa l’avvocato di Vecchi, Maxime Tessier: “È un momento importante per la giustizia francese – ha dichiarato all’Adnkronos – Dimostra l’importanza del diritto. È una vittoria giusta, il mandato europeo per i fatti di Genova era irregolare. È una vittoria per la giustizia e il diritto”. “Davanti al tribunale c’è effervescenza e c’è un grande sollievo“, rileva Tessier. La decisione, però, rischia di creare attriti diplomatici tra Roma e Parigi perché in rottura con le promesse di maggiore collaborazione tra le forze di sicurezza dei Paesi membri dell’Unione europea.
Condannato nel 2009 dalla Corte d’Appello di Genova per i fatti del G8, Vecchi, 46 anni, era stato arrestato lo scorso 8 agosto in Francia, dove vive in clandestinità da diversi anni.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez