L’asilo “Gianni Rodari” di Moie di Maiolati Spontini, in provincia di Ancona, ha vietato la recita di Natale “per non offendere” i bambini di altre religioni. Una decisione che ha scatenato forti polemiche, tanto da spingere la dirigente scolastica Patrizia Leoni a fare marcia indietro e annunciare che la recita con la messa in scena della nascita di Gesù si farà. Sarà – garantisce la dirigente dell’istituto comprensivo “Carlo Urbani” – una festa “davvero inclusiva”, in cui anche le famiglie di bambini di altre confessioni religiose potranno portare il loro contributo, con fiabe recite e tradizioni proprie. E questo perché “la vera integrazione non è togliere qualcosa, pensando di urtare con le nostre tradizioni la sensibilità di altre comunità, la vera integrazione è aggiungere, conoscersi, incontrarsi“.

La notizia che quest’anno i bambini di quell’asilo non avrebbero fatto la recita di natale aveva provocato la reazione negativa di molti genitori, che si erano lamentati del fatto che “così si discriminano i bambini cattolici”. Perplessità era stata espressa anche dal sindaco Tiziano Consoli: “Non mi è mai capitata una cosa del genere, l’integrazione passa anche attraverso una recita, che per i bambini di quell’età è un gioco, un momento per stare insieme”, ha detto il sindaco. Sulla questione era intervenuto anche il Garante dei diritti delle Marche, Andrea Nobili, che aveva definito la decisione “un errore”, invitando gli insegnanti a “tornare sui loro passi”, cosa che poi è stata effettivamente fatta.

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