“Mi sono messo di traverso al traffico illegale di carburante, mi hanno minacciato. Un collega che ha sporto denuncia vive sotto scorta, lui e la sua famiglia”. Così un imprenditore, che vuole restare anonimo per motivi di sicurezza, racconta il calvario degli operatori onesti che resistono all’assalto delle organizzazioni che commerciano gasolio importato dall’estero evadendo l’Iva. Un fenomeno che allo Stato costa dai 4 ai 6 miliardi di euro l’anno. Il governo ora spera di stroncarlo con misure di contrasto inserite nel collegato fiscale alla manovra. Nel frattempo, i trafficanti hanno rilevato stazioni e depositi e hanno anche tolto la maschera: non sono solo colletti bianchi, intermediari e teste di legno ma emissari di vere e proprie organizzazioni criminali.

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Frodi Iva sui carburanti, l’imprenditrice: “Fenomeno enorme che mette a rischio operatori onesti”

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Sciopero benzinai, impianti chiusi il 6 e il 7 novembre: “Prodotti clandestini valgono il 15% del mercato. Serve una riforma del settore”

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