“Oggi è un giorno tristissimo, in cui tutto il movimento lgbt e più in generale tutte le persone che hanno a cuore la battaglia per i diritti civili perdono una compagna importante e carissima. Perdiamo una protagonista della nostra rivoluzione gentile, un’amica generosa e caparbia, un pezzo della nostra favolosa storia”. Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, commenta così la scomparsa della giornalista e scrittrice Delia Vaccarello, avvenuta ieri 27 settembre a Palermo. Da 13 anni lottava contro un tumore.

Impegnata da sempre contro l’omofobia e le discriminazioni, ha raccontato il mondo arcobaleno per tutta la sua carriera. E’ stata una delle prime donne in Italia a dichiarare la propria omosessualità e a scriverne. La sua storia era cominciata a Palermo, dove è nata 59 anni fa. Poi il trasferimento a Roma, per laurearsi in Filosofia. Dal 1990 ha iniziato a collaborare con l’Unità, dove curava la pagina “Uno due tre… liberi tutti”. “Grazie alla sua battaglia dalle pagine di questo giornale”, prosegue Gabriele Piazzoni, “La Casagit, cioè la Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti, è stato uno dei primissimi enti italiani a riconoscere, quasi quindici anni fa, le relazioni omosessuali, estendendo le proprie coperture ai partner dello stesso sesso”. Per due volte ha vinto il premio Journalist Award, promosso dalla Commissione europea, con articoli sui militari gay che sfidano i pregiudizi e sulla vita di gay morti da etero.

Non solo articoli, anche libri. Per Mondadori: Evviva la neve, nel 2010, il racconto di viaggio tra le vite e i drammi dei transgender. Durante la presentazione del volume a Palermo, disse che voleva dare restituire una testimonianza di umanità e libertà. Era stato proprio l’ultimo libro che aveva scritto, Desiderio – edito da Villaggio Miori – a riportarla nella sua città natale, per una presentazione al pubblico che non ha potuto fare, a causa dei peggioramenti delle sue condizioni di salute. Lo si legge sull’edizione locale di Repubblica. Da sempre attenta alla formazione di futuri colleghi, ha tenuto seminari nelle scuole di giornalismo di Bologna ed Urbino.

A ricordarla anche la senatrice Monica Cirinnà, Pd: “Ricordo con emozione l’incontro e il confronto con lei durante il percorso di approvazione delle unioni civili. La sua voce coraggiosa e il suo sguardo lucido sulle cose ci mancheranno molto”.

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