“Una fregatura. Ora i porti italiani sono aperti. Faccio presente che la nave ong Ocean Viking sta sbarcando 182 migranti in questo momento al porto di Messina”. Prevedibile e tranchant come suo solito, arriva il giudizio di Matteo Salvini sull’accordo per la redistribuzione dei migranti raggiunto il 23 settembre dall’Italia nel vertice di Malta. “Stanno partendo di più e rischiano di morire di più. Se Conte non lo sa in questo mese gli sbarchi sono aumentati del 50%“, ha detto il leader della Lega a Sky Tg24 in riferimento alle interviste con cui il presidente del Consiglio ha commentato questa mattina l’intesa stretta dai ministri dell’Interno di Italia, Malta, Germania e Francia sotto l’egida della Finlandia.

“Se i porti sono aperti, ne partono di più. Conte ha riaperto i porti sulla base di promesse dell’Europa che forse nei prossimi mesi il 10% di quelli che arrivano lasceranno l’Italia, che verranno distribuiti su base volontaria“, ha detto l’ex ministro che durante la sua permanenza alla guida dell’Interno ha basato le politiche di gestione dei flussi migratori sulla cosiddetta chiusura dei porti. “Più che un accordo – aggiunge riferendosi all’intesa di Malta – mi sembra una sòla, una fregatura”.

“Salvini non deve avere gelosia e invidia, abbiamo compiuto un passo avanti storico, che non era mai successo prima. Se si difende l’interesse italiano bisogna guardare al risultato, non bisogna guardare a chi lo ottiene e chi non lo ottiene”, ha detto il premier in un’intervista esclusiva a Sky Tg24. “In questo momento – ha proseguito Conte – c’è, ed è stata anche annunciata da parte degli altri Paesi europei, una grande disponibilità nei confronti di questo Governo, di questo progetto politico che abbiamo solennemente annunciato agli italiani e al Parlamento. Abbiamo molta credibilità in Europa, perché ci sono grandissime aperture che ci sono state anticipate e oggi ne raccogliamo i primi frutti”.

“Attenzione però: non ci possiamo considerare appagati – ha proseguito Conte – Questo primo passaggio di Malta segna una svolta significativa, ma abbiamo ancora tanto da fare lungo la linea di una regolazione dei flussi migratori e di contrasto alla migrazione clandestina. Se si conosce la realtà libica si comprende che dovremmo concentrare i massimi sforzi per tutelare queste persone, perché queste persone che si avviano per mare lo fanno per disperazione, sono sfruttate da trafficanti che le avviano su imbarcazioni di fortuna a dei pericoli. Molti sono morti nel Mediterraneo e lo dobbiamo evitare. Quel meccanismo europeo ci servirà per gestire meglio un aspetto dell’intero fenomeno, dovremo evitare che sia un fattore incentivante. Non vogliamo nuovi percorsi della morte”.

A una ritrovata credibilità dell’esecutivo italiano nel consesso comunitario parla anche Matteo Renzi: “Ieri si è svolto un vertice europeo sull’immigrazione tra i ministri dell’Interno – scrive su Twitter il leader di Italia Viva, commentando l’accordo di Malta – Dopo 15 mesi di assenza di Salvini l’Italia è tornata al tavolo. E i primi risultati sono arrivati. Per cambiare le cose serve serietà, non i proclami di Capitan Fracassa”.

“Sull’immigrazione Salvini cavalca o inventa problemi. Noi proviamo a risolverli per il bene comune. La differenza è tutta qui”, twitta il segretario del Pd Nicola Zingaretti.

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