Lo stile di vita europeo è sinonimo di “libertà, uguaglianza, democrazia e rispetto della dignità umana”, accesso ai servizi, “protezione delle persone più vulnerabili“. E “si è affermato a caro prezzo e a fronte di grandi sacrifici“. Ecco perché “non dovrebbe mai essere dato per scontato, perché non è né immutabile, né garantito per sempre. Viene messo in discussione ogni giorno da antieuropeisti all’interno e all’esterno dell’Europa”, per non dire del fatto che “abbiamo visto potenze straniere interferire nelle nostre elezioni dall’esterno”. Così la nuova presidente eletta della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in una lettera a Repubblicae agli altri quotidiani della Leading european newspapaer alliance spiega perché ha deciso di battezzare il portafoglio cui fanno capo le politiche migratorie “protezione dello stile di vita europeo”. Una scelta che ha scatenato polemiche e che molti rappresentanti delle istituzioni comunitarie hanno chiesto di rettificare.

La ex ministra tedesca non è d’accordo e anzi rivendica: “Le parole sono importanti. Per alcuni l’espressione “stile di vita europeo” è un’espressione carica e pregna di significati politici. Ma non possiamo e non dobbiamo lasciare che altri ci privino della nostra lingua: anche la lingua fa parte di chi siamo. In altre parti del mondo esistono stili di vita diversi dal nostro. Tutti abbiamo le nostre tradizioni, i nostri sistemi di valori e il nostro modo di fare le cose. Ma tra tutti io sceglierò sempre lo stile di vita europeo e la nostra Unione di solidarietà, tolleranza e affidabilità”.

Alle “potenze straniere” che “interferiscono nelle nostre elezioni” e ai “populisti nostrani che scandendo slogan nazionalistici dozzinali cercano di destabilizzarci”, “non dobbiamo permettere di appropriarsi, snaturandola, della definizione di stile di vita europeo”, conclude la presidente della Commissione ricordando. Per Von der Leyen “dovremmo essere fieri del nostro stile di vita europeo in tutte le sue forme e dimensioni e dovremmo costantemente preservarlo, proteggerlo e coltivarlo”. Questo è il motivo per cui lo stesso stile di vita europeo “è uno dei sei principi guida dei miei Orientamenti Politici, che in luglio hanno ricevuto il sostegno del Parlamento europeo”, fa notare la presidente della Commissione spiegando che si tratta della concezione europea della vita.

Libertà, uguaglianza, democrazia e rispetto della dignità umana sono valori “sanciti nel nostro Trattato” e che “ci garantiscono le libertà di cui godiamo oggi. Definiscono e racchiudono il significato autentico della nostra Unione”. Lo stile di vita europeo è anche “sinonimo di ascolto e confronto reciproco alla ricerca di soluzioni che rappresentino il bene comune. Ed è precisamente questo che vorrei facessimo insieme”, è la conclusione.

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