Il rispetto nei confronti degli animali da settembre sarà insegnato nelle nostre aule. Nell’ora di educazione civica ripristinata per Legge con l’approvazione definitiva da parte del Senato ci sarà anche l’educazione al rispetto della natura. Per volontà dell’onorevole Paola Frassinetti (Fratelli d’Italia) all’articolo 3 comma 2 è stato introdotto un emendamento che recita: “Tutte le azioni sono finalizzate ad alimentare e rafforzare il rispetto nei confronti delle persone, degli animali e della natura”. Con il nuovo anno scolastico quindi, quanto finora è rimasto sulla carta – poiché non obbligatorio per Stato e Regioni, nell’articolo 5 della Legge 189 del 2004 contro i maltrattamenti animali – diventa un principio fondante di tutta l’educazione civica. Un passo importante per la Lega anti vivisezione: “Per noi cambierà molto. Ora – spiega Giacomo Bottinelli, responsabile scuola della Lav – avremo un’opportunità in più perché potremo entrare nelle aule grazie anche a questa Legge. Già oggi facciamo circa 500 interventi l’anno e abbiamo un sito dedicato agli insegnanti. La Legge parla chiaro e prevede che le ore d’educazione civica siano integrate dalla partecipazione del Terzo settore. Qualcosa di simile era previsto dalla Legge 189 del 2004 ma ora si identifica uno spazio specifico. E’ previsto un numero di ore dedicate all’educazione civica all’interno delle quali vi sarà anche l’educazione al rispetto degli animali”.

Quest’ultima non sarà l’unico argomento previsto dalla Legge approvata dal Senato. A fondamento dell’insegnamento dell’educazione civica sarà posta la Costituzione italiana. Gli alunni dovranno essere introdotti alla conoscenza dei contenuti della Carta sia nella scuola dell’infanzia e del primo ciclo, sia in quella del secondo ciclo, per sviluppare competenze ispirate ai valori della responsabilità, della legalità, della partecipazione e della solidarietà. Il legislatore su questo punto è stato chiaro e al comma 3 dell’articolo 4 ha scritto: “La conoscenza della Costituzione rientra tra le competenze di cittadinanza che tutti gli studenti, di ogni percorso di istruzione e formazione, devono conseguire”. Tra gli argomenti che tratteranno i docenti vi sarà l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile; elementi fondamentali di diritto, con particolare riguardo al diritto del lavoro; l’educazione ambientale; l’educazione alla legalità e al contrasto delle mafie; l’educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale; la formazione di base in materia di protezione civile così come l’educazione stradale, alla salute e al benessere.

La legge sull’educazione civica dedica un articolo anche alle conoscenze digitali. Il provvedimento adottato al Senato prevede alcune competenze di base come analizzare, confrontare e valutare criticamente la credibilità e l’affidabilità delle fonti di dati, informazioni e contenuti digitali; interagire attraverso varie tecnologie digitali e individuare i mezzi e le forme di comunicazione digitali appropriati per un determinato contesto; informarsi e partecipare al dibattito pubblico attraverso l’utilizzo di servizi digitali pubblici e privati.

Articolo Precedente

L’educazione civica torna tra i banchi. Ma i docenti sono formati?

next
Articolo Successivo

Scuola, il concorso per docenti precari sarà una sanatoria senza selezione. E la meritocrazia?

next