Quattro missili anticarro Javalin fabbricati negli Stati Uniti e che la Francia acquistò nel 2010 proprio da Washington sono stati ritrovati a Gharian, in Libia, nella base strategica dell’offensiva lanciata contro Tripoli dall’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna) guidato dal generale Khalifa Haftar. È la scoperta fatta dal dipartimento di Stato americano e rivelata dal New York Times che in queste ore sta mettendo in imbarazzo Parigi, rilanciando i sospetti sul fatto che i francesi, alleati degli americani nella guerra in Libia, stiano in realtà alimentando segretamente il conflitto parteggiando per i ribelli. Oltretutto dopo che nei mesi scorsi la Difesa francese aveva negato con forza di aver in qualche modo sostenuto l’avanzata di Haftar.

I quattro missili anti-carro Javelin, dal costo di oltre 170 mila dollari l’uno, sono stati rinvenuti il mese scorso dall’esercito del Governo riconosciuto dalle Nazioni Unite e guidato da Fayez al-Serraj in un campo dei miliziani di Haftar a Gharian, città in una zona montuosa a sud di Tripoli riconquistata nelle scorse settimane dalle forze che sostengono il governo di concordia nazionale (Gna) del premier al-Serraj. All’inizio il portavoce delle forze pro-Gna, Mohammed Qununu, aveva sostenuto che i missili appartenevano alle “forze armate degli Emirati Arabi Uniti” e l’origine dei Javalin era rimasta incerta finché il Dipartimento di Stato non ne ha rivelato i numeri seriali.

La Francia è stata costretta così a rompere il silenzio per fornire la sua versione della vicenda: “I missili Javelin trovati a Gharian appartenevano effettivamente ai militari francesi che li avevano acquistati dagli Stati Uniti”, ha ammesso il ministero francese della Difesa. Secondo Parigi, “queste armi erano destinate all’autodifesa di unità francesi” dispiegate nel quadro di una missione di “ricognizione in materia di anti-terrorismo“. Questi missili, ha spiegato ancora la Difesa francese, “non sono stati trasferiti alle forze locali”, erano “danneggiati e fuori uso” ed erano stati “temporaneamente immagazzinati in un deposito in vista della loro distruzione”. Tuttavia, non è stata fornita alcuna motivazione su come i missili siano finiti nella base militare di Haftar.

L’emittente del Qatar al-Jazeera ha evidenziato che “è la prima volta dal 2016 che la Francia ammette pubblicamente che ancora ha delle forze speciali dispiegate in Libia”. Le Figaro, invece, ha sottolineato che se fosse confermato il trasferimento di tali armi alle forze di Haftar sarebbe “doppiamente illegale” in considerazione dell’embargo contro la Libia sulle armi votato all’Onu nel 2011 e del contratto con gli Stati Uniti per l’acquisto di missili.

I Javelin sono sofisticati missili anticarro la cui fornitura è riservata agli alleati più stretti di Washington. Ogni unità costa 170mila dollari. Nel 2010 Parigi ne acquistò 260 dagli Stati Uniti per utilizzarli in Afghanistan, dal momento che i tradizionali missili francesi Milan non erano più adatti. Il Javelin è stato una soluzione temporanea in attesa del nuovo missile tattico Mbda schierato dal 2017.

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