Due trentenni e un sogno. L’urbanista Giacomo Losio e la compagna Martina Geroni (architetto e artista) hanno deciso da due anni di eliminare la plastica monouso dalla loro vita. “Abbiamo smesso di utilizzare borse, packaging e persino gli spazzolini”, racconta Giacomo. Una scelta di vita ispirata al libro “Zero Waste Home” della franco-californiana Bea Johnson. Scelta che ha attirato l’attenzione di amici e parenti. “A quel punto – spiega Giacomo – ci siamo chiesti: se la gente si avvicina curiosa a questa scelta, perché non raccontare come fare a vivere così ed estendere l’invito?”. Così domenica 30 giugno è nata un’installazione presso il caffè letterario di Lodi (un locale già impegnato nella lotta all’utilizzo della plastica) che invita i lodigiani a registrarsi su un portale online e creare una community disposta a vivere senza la plastica e a cambiare così la vita nella città.

“Positivo che si muovano dei singoli cittadini” – Il progetto è stato accolto con plauso dall’assessore all’Ecologia e all’Ambiente del comune lombardo Alberto Tarchini: “Credo che sia doveroso che una pubblica amministrazione segua con interesse una delle problematiche ambientali più importanti di questi tempi: ridurre l’utilizzo delle plastiche monouso che stanno facendo molto male ai nostri mari e che entrano nella catena alimentare”. L’assessore sottolinea che il comune lombardo è pronto a fornire un supporto istituzionale all’iniziativa: “È positivo che si muovano dei singoli cittadini, per giunta giovani, desiderosi di dare il loro contributo alla causa in aggiunta a ciò che le istituzioni stanno già facendo. Mi recherò a vedere l’installazione per un sostegno concreto”, conclude.

“I clienti chiedevano informazioni sulla nostra scelta” – I due giovani hanno iniziato proponendo la loro scelta di vita ai commercianti: “Abbiamo chiesto se potevamo portare i nostri contenitori per la spesa” e quelli hanno acconsentito volentieri. Per quanto riguarda invece la spesa “grossa”, i due si recano in alcuni supermercati specializzati a Milano: “Andiamo a comprare i prodotti dove possiamo utilizzare borse ricaricabili. Purtroppo i singoli supermercati delle multinazionali non possono compiere scelte come questa in autonomia. Tuttavia – spiega Giacomo – se riuscissimo a raggiungere un alto numero di adesioni potremmo proporre un accordo anche a loro”. Accordo che verrà proposto anche ai piccoli commercianti una volta raggiunto un buon numero di iscrizioni: “Gli stessi esercenti ci hanno raccontato che i loro clienti abituali chiedevano informazioni sulla nostra scelta”, spiega Giacomo.

“Se ce l’abbiamo fatta noi, può farcela chiunque” – L’idea dei due giovani di Lodi nasce in aggiunta al “Taller delle terre”, un progetto di economia circolare per promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio riutilizzando gli scarti prodotti dalle aziende. Scarti che vengono valorizzati realizzando oggetti da tavola per individui, bar e ristoranti. Un progetto che aiuta a compiere un grande passo per l’ambiente: “Se ce l’abbiamo fatta noi, può farcela chiunque”.

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