San Francisco sarà la prima città a vietare le sigarette elettroniche. Il Consiglio dei supervisori della città californiana ha approvato l’ordinanza che chiedeva il divieto di vendere o distribuire sigarette elettroniche, che “causano significative conseguenze sulla salute pubblica“, in particolare tra i giovani, tra i quali il fumo è diffuso in modo “drammatico”. Dopo la firma della sindaca di San Francisco, l’ordinanza diventerà effettiva in 30 giorni e verrà attuata sei mesi dopo.

Il divieto riguarda le sigarette elettroniche prive di approvazione da parte delle autorità sanitarie federali, approvazione che al momento nessun tipo di sigaretta elettronica ha. “Si tratta di un passo decisivo per evitare che un’altra generazione di giovani a San Francisco crescano dipendenti dalla nicotina”, ha dichiarato il procuratore della città Dennis Herrera dopo il voto. E la sindaca della città, London Breed, ha già espresso il proprio sostegno all’iniziativa: “Appoggio la norma voluta dal procuratore Dennis Herrera e dal Supervisore Shamann Walton per una sospensione della vendita delle sigarette elettroniche a San Francisco fino a quando la Food and Drug Administration non avrà tratto le sue conclusioni sul suo impatto per la salute pubblica“.

Le potenziali conseguenze del fumo delle sigarette elettroniche sulla salute non sono, infatti, ancora note, essendo un prodotto relativamente nuovo: “C’è così tanto che non sappiamo sugli effetti per la salute di questi prodotti – continua Breed – ma sappiamo che le società produttrici prendono di mira i nostri figli nelle loro pubblicità. Dobbiamo agire per proteggere la salute dei giovani di San Francisco ed impedire che la prossima generazione sia dipendente da quei prodotti”.

Negli Stati Uniti il numero di giovani che usano le sigarette elettroniche è cresciuto nel 2018 di 1,5 milioni: sono circa 3,6 milioni gli studenti delle scuole medie e superiori che utilizzano le “e-sigarette”. E proprio San Francisco ospita il produttore di sigarette elettroniche leader del mercato: Juul. Il procuratore della città ha dichiarato di aver chiuso una scappatoia che l’Amministrazione federale degli alimenti e dei farmaci degli Stati Uniti avrebbe dovuto affrontare molto tempo fa. Non sono però mancate le critiche: c’è chi afferma, infatti, che il divieto sulle sigarette elettroniche, che non contengono sostanze cancerogene, non farà altro che aumentare la dipendenza dalle sigarette tradizionali.


                        

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