Le famiglie omogenitoriali si incontrano a Milano, durante la “Pride week”, per parlare e confrontarsi sul tema dei diritti dei bambini figli di coppie composte da due padri o due madri. “Il problema, fra le persone comuni, è che spesso giudicano senza conoscerci. Quando ci incontrano e parlano con noi, ci trattano come persone normali. La società è piena di tabù ma è più avanti della politica, che vive di slogan”, queste le parole di un padre, che ha raccontato la propria esperienza per avere la possibilità di riconoscere le proprie figlie, nate in America tramite la GPA (gravidanza per altre persone o maternità surrogata). “Dal punto di vista legislativo, in Italia, brancoliamo nel buio. I diritti di due padri o due madri non sono riconosciuti”. Dice Giacomo Cardaci, avvocato della rete Lenford, attiva per garantire i diritti LGBTI.
Articolo Precedente

Ferrara, il sindaco leghista Fabbri alla festa dell’Arcigay: “Sono per la famiglia tradizionale, ma non impongo mie idee”

next
Articolo Successivo

Parità salariale, in Islanda legge sanziona chi la ignora. Ex ministro e promotore: “Senza intervento divario per secoli”

next