“Serve una normativa di sistema sul conflitto d’interessi, più volte annunciata in questi anni”. A rivendicarlo, il numero uno dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone, nel corso della relazione annuale dell’Anac. “Allo stato, infatti, le armi per sterilizzare i conflitti di interesse sono decisamente spuntate; in tante occasioni sono state segnalate possibili (e gravi) situazioni di conflitti di interesse anche strutturale e l’Autorità si è dovuta limitare a rilevarne l’esistenza e a evidenziarla all’amministrazione con una semplice richiesta di rimuovere il conflitto”, ha precisato Cantone.

Parole apprezzate dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede: “Lo considero una priorità sulla quale bisogna lavorare con estrema tempestività“, ha spiegato. “Per la Lega non era una priorità e dopo le Europee i rapporti di forza sono cambiati? Siamo due forze politiche differenti con diverse priorità ma abbiamo come bussola il contratto di governo e da quello si riparte. Al suo interno si fa riferimento al conflitto di interessi e il Paese non può più attendere. Saremo i primi che la scriveranno”.

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