“Caro Pillon, se ti scrivo vuol dire che la mia anima è salva. Pensa alla tua”. La reazione più incisiva al post che il senatore leghista Simone Pillon ha scritto sulla morte del giornalista Vittorio Zucconi è stata la creazione di un account su Twitter, ‘Il Fantasma di Vittorio Zucconi‘, che si è occupato di replicare personalmente. In mezzo c’è stato lo sdegno e il disgusto di molti suoi social e fuori dai social per quel commento del senatore leghista: “Prego per lui perché al là delle inutili e faziose celebrazioni di Repubblica si salvi l’anima. Ora, dove si trova, vede tutto molto chiaramente”, ha scritto infatti Pillon. In una prima versione dell’articolo ilfattoquotidiano.it ha scritto che il senatore aveva poi cancellato il post, ignorando che Pillon ha due profili Facebook. Lo stesso senatore ha contatto la redazione precisando di non aver mai cancellato il post e anzi di ribadirne il contenuto.

Numerose le critiche: “Che vigliaccata il messaggio dopo la morte di Zucconi. Non ha rispetto nemmeno per i morti!”, si legge in uno dei tanti tweet. Il riferimento è allo scontro che andò in onda durante il TgZero su Radio Capital del 14 settembre scorso, quando il direttore Zucconi invitò proprio Pillon a rendere conto delle sue posizioni contro l’aborto. Il senatore leghista aveva evitato di rispondere alle domande, facendo arrabbiare Zucconi fino a decidere di interrompere il collegamento.

Il primo a segnalare e replicare al post di Pillon è stato Massimo Giannini, nuovo direttore di Radio Capital: “Questo signore è un miserabile e Vittorio non ha bisogno delle sue preghiere. Provvederà da solo alla cura della sua anima senza l’aiuto peloso di Pillon”. Nella sua Amaca Michele Serra ha chiesto invece al senatore leghista di pensare “all’anima sua”, di esimersi da giudizi e comportamenti “irrispettosi” e “violenti quanto questo necrologio non richiesto”. “Ci tengo a manifestarle il mio inestinguibile disprezzo da vivo. Si vergogni”, ha scritto invece in un tweet un altro giornalista di Repubblica, Luca Bottura. Pillon ha perfino difeso il suo commento: “Le mie povere preghiere sicuramente saranno inutili, ma credo di aver fatto un gesto nei confronti di un avversario”, ha spiegato a Radio24, prima di azzardare un paragone con le preghiere che Giovanni Paolo II rivolse a Sandro Pertini.


Sui social network in molti non hanno perdonato il commento. “La rivalsa di Pillon su Zucconi, ma solo adesso che non può rispondergli”, scrive la pagina ‘Generatore di Blast automatici’ ripresa anche da Luca Bizzarri. “Dopo le tue parole sul nobile Zucconi, nella mia associazione abbiamo organizzato un’ora di preghiera per la tua anima affinché ti rendessi conto della tua falsità”, si legge in un tweet. “Sei una barzelletta che non fa ridere”, scrive Piero Costantini. Un altro tweet: “Fortuna che non sono cristiano come lei. Attendere la morte di una persona enormemente più nobile di lei Zucconi, per avere la sua meschina e vigliacca vendetta, è aberrante e la rende tutto meno che cristiano”. Intanto la petizione lanciata su Change.org per chiedere le dimissioni di Pillon da vicepresidente della Commissione infanzia ha praticamente raggiunto le 15mila firme.

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