La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha stabilito che il governo italiano “deve assicurare” un alloggio temporaneo ai 10 bambini e ai loro genitori sgomberati recentemente da un campo rom smantellato nel comune di Giugliano, nel Napoletano, senza separarli. La “misura urgente” è stata richiesta dai giudici in favore di tre cittadini bosniaci di etnia rom – e dei loro figli di età compresa tra 2 e 16 anni – che si sono rivolti alla stessa Corte il 16 maggio scorso. “La Corte europea vuole obbligarci a dare le case ai Rom? Ahahahahah. Motivo in più per votare Lega domenica”, ha replicato sui social network Matteo Salvini.
L’ordinanza del sindaco, emessa il 5 aprile scorso e motivata da ragioni di salute pubblica e di sicurezza, è stata eseguita il 10 maggio: lo sgombero del campo rom abusivo creato nell’ex fabbrica di fuochi d’artificio Schiattarella in località Ponte Riccio, riporta il sito del quotidiano partenopeo Il Mattino, ha riguardato centinaia di persone, molte delle quali minorenni. I ricorrenti si sono rivolti alla Corte, che ha sede a Strasburgo: i giudici hanno chiesto maggiori informazioni. Visto che dalla risposta del governo italiano “non è chiaro” se i ricorrenti siano stati ricollocati, la Corte ha deciso di ricorrere ad una misura urgente, “indicando al governo italiano che deve fornire un alloggio temporaneo ai minori coinvolti e ai loro genitori, senza separarli”. La misura temporanea può essere decisa dalla Corte in via eccezionale, ma non pregiudica l’esito della causa nel merito.
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