“Non dico nulla, ho letto che io sono parte offesa. Quindi per rispetto della magistratura le cose che dovrò dire le dirò a loro”. Sono queste le parole con cui il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia che ha portato all’arresto di 43 tra politici, amministratori pubblici e imprenditori di Lombardia e Piemonte. Tra gli arrestati c’è anche il sottosegretario della Regione Lombardia Fabio Altitonante, di Forza Italia. Uscendo dall’incontro con il Coni sulla candidatura olimpica di Milano-Cortina ai Giochi invernali del 2026, Fontana ha dichiarato: “Se incide sulla candidatura? Penso proprio di no. Se c’è qualcuno che ha commesso degli errori non credo possa incidere sulla corsa olimpica”.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha definito l’inchiesta una “brillante operazione” e ha ringraziato le forze dell’ordine “quando arrestano corrotti e corruttori”. “Se qualcuno ha tentato di corrompere un governatore leghista che non si è fatto corrompere sono doppiamente orgoglioso” ha aggiunto riferendosi a Fontana. Parlando dell’inchiesta ha poi aggiunto che “se c’è prova di colpevolezza tanti saluti a prescindere dal colore politico, però la colpa va dimostrata”.

Più cauto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: “Io sono garantista verso tutte le persone che vivono nella Repubblica Italiana: italiani, stranieri, politici, funzionari, imprenditori. Quindi aspettiamo che la magistratura faccia il suo dovere”. Ed aggiunge: “Il problema in Italia è che dal momento dell’apertura delle inchieste al raggiungimento di una verità giudiziaria i tempi sono troppo lunghi e lasciano in sospeso troppe persone e troppe verità. Mi pare che sia un’inchiesta che riguarda trasversalmente tutto il mondo politico lombardo, sia politici che funzionari di quasi tutti i partiti politici”.

Compatto, il Movimento 5 stelle sottolinea la gravità delle accuse mosse agli indagati. “Quando ti chiedi perché Forza Italia contrasti un provvedimento, devi solo attendere, la sua attuazione ti darà risposta”, scrive su Twitter Manlio Di Stefano, esponente M5S e sottosegretario agli Esteri. “Su questa indagine e su quella di Palermo – aggiunge – scatterà lo “Spazzacorrotti” del ministro Bonafede. I corrotti, grazie al M5S, stanno lontani dalla politica, per sempre”. Il gruppo regionale del M5s, Andrea Fiasconaro, reclama le dimissioni immediate di Altitonante e chiede al governatore Fontana di riferire al consiglio regionale sulla nomina del sottosegretario: “Fontana è responsabile diretto per aver scelto Altitonante nel ruolo di sottosegretario. Attendiamo, oltre alla revoca immediata degli incarichi all’esponente di Fi, il Presidente in aula perché chiarisca che cosa sta accadendo. I lombardi vanno difesi e non derubati”.

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