“Da tempo in Lombardia politica e imprenditoria locale sono colluse con le cosche del territorio ed è accaduto anche in questo caso”. Il procuratore capo di Milano, Francesco Greco, commenta con queste parole l’operazione che ha coinvolto 95 persone tra la Lombardia e il Piemonte. “È stata contestata l’aggravante mafiosa – spiega il capo della Dda di Milano, Alessandra Dolci – perché attraverso l’imprenditore D’Alfonso, la ditta che fa capo alla famiglia Molluso si aggiudicava commesse private e pubbliche”. L’inchiesta non ha toccato solo il lato imprenditoriale, ma anche quello politico: “L’indagine ha preso un’accelerazione in concomitanza con la campagna elettorale dello scorso anno – spiega il sostituto procuratore Silvia Bonardi – vengono monitorati infatti finanziamenti a Fabio Altitotante (consigliere regionale Forza Italia) e altri soggetti candidati per le liste Forza Italia, Fontana Presidente e Fratelli d’Italia”.

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Tangenti a Milano, il procuratore capo Greco: “Stiamo valutando la posizione del presidente Fontana”

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