La V sezione della Corte di Cassazione (specializzata per i reati fallimentari e societari) ha annullato con rinvio, ad un’altra sezione della Corte di appello di Napoli, la sentenza di condanna a 5 anni a Vincenzo Nespoli, ex senatore di An ed ex sindaco di Afragola. Il nuovo processo di appello dovrà celebrarsi sulla scorta dei principi di diritto indicati dalla Cassazione quando sarà depositata la motivazione.

L’inchiesta riguardava fatti del 2005 riguardanti il fallimento della società di vigilanza La Gazzella dichiarato nel 2007 dove si contestava agli amministratori di diritto una distrazione di 30 milioni di euro e, a Nespoli, la stessa accusa ma in concorso come socio occulto e di fatto. Dal processo però è emerso che per l’ex senatore di An si trattava di 25mila euro provenienti da un prestito concesso da un ex amministratore della società.

La sentenza di primo grado, sostengono gli avvocati del collegio difensivo Rosario Pagliuca, Salvatore Pane e Vincenzo Maiello che puntano ora all’assoluzione, aveva condannato in presenza di prove di segno opposto mentre quella di secondo grado non aveva dato risposte ai motivi di appello. Nelle more dell’inchiesta era stato sequestrato anche un complesso turistico in Toscana del valore di 5 milioni di euro per il quale è in corso la richiesta di revoca. L’inchiesta portò ad un’ordinanza nel 2010 ma non eseguita in quanto il Senato non concesse l’autorizzazione a procedere. Quando decadde da senatore, tra il 2011 e 2012 scontò circa 9 mesi ai domiciliari.

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