Se le dai le prendi. Io volevo soltanto andare in soccorso a una persona che era in difficoltà”. Incastrato dalle immagini (che vi proponiamo), Gianluca Guglielminotti ammette in un’intervista a La Stampa di essere stato lui a tirare una cinghiata contro i manifestanti No Tav durante gli scontri avvenuti nel corso del corteo del Primo Maggio a Torino. Guglielminotti, noto militante democratico della Val Susa, fa spesso parte del servizio d’ordine del Pd durante le manifestazioni. Mercoledì però era solo “passato a salutare alcuni amici”, quando sono cominciate le botte.

Gli scontri sono cominciati per via di alcuni insulti tra i due spezzoni del corteo, No Tav e delegazione Pd: poi si è passati alle mani. Finita la rissa, i No Tav hanno sostenuto di essere stati feriti a cinghiate dal servizio d’ordine dei dem: “Ci hanno preso a cinghiate, pugni e bastonate. Il Pd ha assoldato i picchiatori“. Opposta la versione del Pd che con Diego Simioli – responsabile sicurezza del partito torinese – avevano replicato di essere stati “aggrediti vilmente alle spalle da facinorosi che hanno spaventato a morte i più piccoli e i più anziani. Incursioni fatte mentre noi sfilavamo pacificamente”.

Di fronte alle immagini che mostrano Guglielminotti con la cintura in mano, il protagonista ha dovuto però ammettere il gesto. “Ho visto gente avventarsi contro un mio amico – racconta a La Stampa – lo hanno preso per il collo e io sono intervenuto”. La sua, sostiene, “non era un’aggressione”. Poi l’attivista Pd è rimasto a sua volta ferito nella rissa: “Niente di grave – dice – se le dai le prendi. In fondo le dinamiche di piazza sono sempre le stesse”.

Video Youtube/Roberto Chiazza

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