La polizia slovacca ha trovato nel fiume Vah, vicino alla città di Kollarovo, l’arma con la quale sarebbero stati uccisi il giornalista Jan Kuciak e la sua fidanzata Martina Kusnirova. Secondo il sito tvnoviny.sk la polizia è arrivata al ritrovamento grazie alle indicazioni di Miroslav Marcek, l’ex soldato professionista che ha confessato di essere stato l’autore dell’omicidio. ”Una parte dell’arma, presumibilmente la canna, è stata estratta dall’acqua”, ha scritto il sito. Se sia veramente l’arma usata per l’omicidio si saprà solo dopo i test balistici. Kuciak e Kusnirova sono stati uccisi il 21 febbraio 2018 nella loro casa a Velka Maca nella regione di Galanta. Marcek è stato all’inizio accusato di aver partecipato all’omicidio nel ruolo di autista.

Dell’omicidio era stato accusato suo cugino, l’ex poliziotto Tomas Szabo. La settimana scorsa, tuttavia, la confessione di Marcek ha invertito i ruoli. Nel caso sono state coinvolte cinque persone: oltre ai cugini Marcek e Szabo anche i mediatori Alena Zsuzsova e Zoltan Andrusko, nonché il presunto mandante dell’omicidio, il controverso imprenditore Marian Kocner. Secondo il sito, nel Piccolo Danubio sarebbe stata ritrovata un’altra arma con la quale Marcek nel 2016 aveva ucciso l’imprenditore Peter Molnar. L’omicidio colpì nel profondo l’opinione pubblica del Paese e costò la poltrona al premier Robert Fico. Qualche settimana fa migliaia di persone hanno partecipato a raduni e manifestazioni per ricordare il giornalista a un anno dall’omicidio.

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