Il pannello da 6,1 pollici è realizzato con tecnologia OLED e caratterizzato da un rapporto di forma in 19,5:9. La risoluzione è Full HD+ (1.080 x 2.340 pixel) e la densità è di 398 pixel per pollice. Numeri che rassicurano circa il fatto che si possa riprodurre con soddisfazione qualsiasi tipo di contenuto. Lo schermo si vede bene all’aperto, ha buona luminosità e ampi angoli di visuale, oltre a una riproduzione cromatica convincente. Manca la doppia curvatura sui lati vista sulla variante Pro, di cui francamente facciamo volentieri a meno perché agevola l’ergonomia.

L’aspetto meno convincente è il lettore di impronte digitali integrato nello schermo. A nostro avviso non offre il medesimo feedback delle soluzioni “fisiche”. Nel caso specifico del P30 bisogna affinare il lato software, esattamente come avvenuto con il Mate 20 Pro. In ogni caso, c’è la possibilità di sbloccare lo smartphone con il volto, un’alternativa che funziona bene in diurna ma non è ineccepibile quando c’è poca luce o quando si indossano gli occhiali da sole. Per l’emergenza ci sono sempre i classici PIN, sequenza, eccetera.

Articolo Precedente

Game of Thrones, The Walking Dead e Arrow sono le serie TV piratate con più virus informatici

next
Articolo Successivo

24 anni di smartphone in un minuto

next