Il jihadista francese Mehdi Nemmouche è stato condannato all’ergastolo per l’attentato compiuto il 24 maggio del 2014 nel museo ebraico di Bruxelles nel quale furono uccise quattro persone. Il marsigliese Nacer Bendrer, ritenuto co-autore della strage, è stato condannato a 15 anni di carcere.

Nemmouche, 34enne originario di Roubaix, nel nord della Francia, è stato condannato per “omicidio terroristico” per la sparatoria di matrice antisemita nella capitale belga. L’attacco con kalashnikiv e pistola era avvenuto alla vigilia delle elezioni politiche ed europee, dentro il museo ebraico, vicino a Place Sablon, in pieno centro.

Dopo l’azione, costata la vita a due turisti israeliani, una volontaria francese e un impiegato belga, Nemmouche era stato bloccato alla stazione ferroviaria marsigliese di Saint-Charles dai servizi doganali: era su un pullman proveniente dal Belgio. Gli investigatori avevano trovato anche due teli con le scritte “Stato islamico in Iraq e nel Levante” (Isis) e “Allah Akhbar” (Allah è grande).

Nel 2012 Nemmouche, tre settimane dopo essere uscito dal carcere per diverse rapine, si era unito ai miliziani jihadisti in Siria. Proprio in carcere sarebbe avvenuta la sua radicalizzazione.

 

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